La recente revisione della strategia di sicurezza nazionale statunitense sotto l’amministrazione Trump ha attirato l’attenzione di Mosca, che ha accolto con favore alcuni punti del documento. Con un cambio di approccio rispetto agli anni precedenti, Washington sembra pronta a rivedere il proprio ruolo nella gestione della sicurezza europea e nella percezione dell’espansione della NATO. La nuova linea americana potrebbe aprire la strada ad un delicato riavvicinamento strategico tra Stati Uniti e Russia, in un contesto internazionale segnato dalla guerra in Ucraina.
La recente revisione della strategia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti ha ottenuto un notevole apprezzamento da parte di Mosca. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che diversi aspetti del documento riflettono la visione russa.
Le sue parole sono state ampiamente interpretate come un segno di un possibile riavvicinamento strategico tra le due potenze. Questo cambio di approccio arriva in un momento cruciale, mentre gli sforzi di mediazione per la pace in Ucraina si intensificano.
Il documento, composto da 33 pagine, descrive un’Europa a rischio di una “cancellazione della civiltà”, ma evidenzia anche la strategia americana volta a garantire la stabilità nell’area eurasiatica e a ridurre le tensioni tra la Russia e le nazioni europee. Nel testo, inoltre, viene sottolineata la necessità di porre fine alla percezione della NATO come un’alleanza in espansione indefinita.
Dmitry Peskov ha evidenziato, il 7 dicembre 2025, come i cambiamenti nella strategia di sicurezza degli Stati Uniti corrispondano “in molti modi alla nostra visione”. In particolare, Mosca accoglie con favore il fatto che la nuova linea americana ponga fine alla percezione della NATO come un’alleanza in continua espansione. La Russia, da tempo, manifesta il proprio rifiuto all’espansione dell'Alleanza atlantica, motivando la sua posizione con timori legati alla sicurezza nazionale.
Tuttavia, Peskov ha anche sottolineato la possibile discrepanza tra questa visione e quella dello “stato profondo” americano, termine usato da Trump per criticare i funzionari contrari alla sua agenda.
La revisione della strategia di sicurezza americana si inserisce nel contesto di una crescente pressione diplomatica per porre fine alla guerra in Ucraina. Questa nuova impostazione riflette un cambio di passo nell’approccio di Washington al conflitto rispetto alla presidenza di Joe Biden.
L’attuale approccio si caratterizza per un minore sostegno incondizionato a Kiev e per una maggiore apertura verso accordi che possano includere concessioni territoriali.
Con la guerra in Ucraina ancora in corso e le nuove sfide globali, un possibile riavvicinamento strategico tra Mosca e Washington potrebbe segnare l’inizio di un delicato equilibrio internazionale nel prossimo futuro.
La revisione della strategia di sicurezza nazionale statunitense sotto Trump sembra indicare un tentativo di rimodellare l’ordine mondiale post-seconda guerra mondiale secondo i principi dell’“America First”. Se da un lato la Russia accoglie positivamente questa nuova visione, dall’altro rimangono aspetti critici e tensioni latenti legate a differenti visioni interne statunitensi e ai rapporti con l’Europa.