07 Dec, 2025 - 16:49

"Waterworld", come finisce e dove è stato girato il film con Kevin Costner

"Waterworld", come finisce e dove è stato girato il film con Kevin Costner

Lo dice il nome stesso, un mondo d'acqua. Un film post-apocalittico all'insegna dell'avventura. Si chiama “Waterworld”, uscito nel 1995, diretto e interpretato da Kevin Reynolds, che è anche coproduttore del progetto.

Accanto a lui troviamo Jeanne Tripplehorn, Dennis Hopper, Tina Majorino e un ricco cast di comprimari, in un film carico d’azione, inseguimenti e grandi set galleggianti. La storia immagina un futuro in cui lo scioglimento dei ghiacci ha sommerso i continenti e i sopravvissuti vivono su atolli artificiali, tra predoni dei mari e leggende su una mitica “Terra Asciutta”.

Costato una cifra record per l’epoca, il film è diventato un classico per l’ambientazione quasi interamente oceanica.

“Waterworld”, la trama in breve

In un futuro spaventoso, i poli si sono sciolti e il pianeta è ricoperto da un immenso oceano, dove poche comunità umane sopravvivono su atolli galleggianti improvvisati. Il protagonista è il Marinaio, un solitario mutante dotato di branchie e piedi palmati, che commercia in risorse rare come la terra e vive evitando il più possibile il contatto con gli altri.

Incrocia la sua strada con Helen, una donna che gestisce un negozio sull’atollo, e con la piccola Enola, una ragazzina che porta tatuata sulla schiena una misteriosa mappa che potrebbe indicare la posizione di “Dryland”, l’ultimo lembo di terra emersa.

Sulle loro tracce ci sono gli Smoker, pirati guidati dal fanatico Deacon, pronti a distruggere chiunque pur di impossessarsi della bambina e del segreto che custodisce.

Durante il viaggio, il Marinaio passa dall’egoismo più totale a un coinvolgimento sempre più personale nella sorte di Helen ed Enola, e accetta di proteggerle e guidarle. Come finisce il film?

Ecco il trailer:

Come finisce “Waterworld”?

Sul finale, il Marinaio riesce a infiltrarsi nella gigantesca nave-raffineria degli Smoker, ricavata da una petroliera ancora galleggiante, dove Deacon tiene prigioniera Enola.

Dopo una serie di scontri e un’esplosione che manda in fiamme la nave e le riserve di carburante, il protagonista riesce a salvare la bambina e a distruggere definitivamente la base dei pirati, facendola affondare.

Seguendo la mappa tatuata su Enola, il gruppo raggiunge finalmente Dryland, che si rivela essere un’isola montuosa ricca di vegetazione, animali e acqua dolce, probabilmente ciò che resta di un’antica cima continentale.

Helen ed Enola decidono di restare lì per ricominciare una nuova vita, mentre il Marinaio, incapace di adattarsi a un’esistenza stanziale sulla terraferma, riprende il mare in solitaria, torna al suo elemento naturale e lascia la speranza di ricostruzione nelle mani delle due protagoniste.

Dove è stato girato “Waterworld”?

Per rendere credibile un mondo interamente coperto dall’acqua, la produzione ha scelto soprattutto location reali in mare aperto, con set costruiti su strutture galleggianti.

Le riprese principali si sono svolte nelle Hawaii. Le scene oceaniche hanno richiesto mesi di lavorazione. Ci sono state condizioni meteo difficili, incidenti sul set e costi elevatissimi.

Oltre alle Hawaii, alcune riprese aggiuntive e lavorazioni di supporto sono state realizzate in studi della Universal e in bacini controllati, per gestire le scene più complesse e gli effetti speciali.

Le principali location potremmo quindi riassumerle così:

  • Hawaii (Stato delle Hawaii, USA), area di Kona, per la costruzione e le riprese dell’atollo galleggiante principale.
  • Acque al largo della costa occidentale dell’isola di Hawaii (Oceano Pacifico), per molte scene in mare aperto con la barca del Marinaio.
  • Studi Universal Studios, California (USA), per riprese in vasca controllata e scene con effetti speciali complessi.
  • Altri bacini e strutture di produzione negli Stati Uniti (non sempre resi noti al pubblico) utilizzati per integrazioni, stunt e riprese aggiuntive.

“Waterworld” costò circa 175 milioni di dollari, diventando uno dei film più costosi dell’epoca. Incassò intorno ai 264 milioni worldwide, risultato giudicato deludente e che gli valse l'etichetta di flop.

Nel tempo, grazie a mercati esteri e home video, viene però spesso considerato più un flop di percezione che un disastro economico effettivo.

Il film andrà in onda domenica 7 dicembre su Iris, canale 22 del digitale terrestre.

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