07 Dec, 2025 - 17:04

Riccardo Branchini scomparso, la madre: “Chiedo che sfangamento ambientale non venga rimandato ulteriormente”

Esclusiva di
Tag24
Riccardo Branchini scomparso, la madre: “Chiedo che sfangamento ambientale non venga rimandato ulteriormente”

La storia di Riccardo Branchini, il ragazzo scomparso da Acqualagna il 13 ottobre 2024, continua a essere una ferita aperta nel cuore dei genitori e, ormai, dell’Italia intera.

Tantissime persone si sono avvicinate al dolore dei due coniugi in questo lungo anno, supportando le ricerche sul campo e diffondendo l’identikit del giovane sui social network.

Nonostante l’ingresso in scena di truffatori, mitomani e adolescenti ossessionati dagli scherzi telefonici, l’affetto, l’amore e la gentilezza continuano a essere il motore che sostiene mamma Federica.

Intervistata in video esclusiva da Tag24, la donna ha voluto sottolineare l’importanza di procedere con lo sfangamento ambientale della Diga del Furlo per escludere con certezza la presenza del giovane nell’area.

Riccardo Branchini scomparso, la madre: i dubbi degli ultimi mesi

Si precisa che le testimonianze riportate in questo articolo sulla scomparsa del ragazzo derivano da una comunicazione diretta tra Tag24 e la madre di Riccardo Branchini. 

«Il problema della diga è serio, c’è un dubbio che continuo ad avere e che non riesco a superare» – spiega Federica.

«Ci sono state tante segnalazioni, ma alla fine non era mai il mio Riccardo. Sono passati quasi quattordici mesi e non si trova da nessuna parte».

«C’è da considerare che, all’interno dell’auto, c’era questa cintura a forma di cerchio: spiritualmente parlando, per me quello era un simbolo».

«E allora mi chiedo: è un cerchio della vita che si chiude? Può avere tanti significati, per carità, ma potrebbe essere questo».

Gli oggetti trovati all'interno dell'auto

«Al di sopra della cintura abbiamo trovato i vestiti: la felpa, la t-shirt verde e i jeans, tutti appoggiati in modo disordinato» – racconta.

«Le scarpe erano a terra, lo zaino nel retro con all’interno tutti gli oggetti riposti sul sedile dietro.»

«Il portafoglio con i soldi, il portachiavi con le chiavi di casa e dell’auto erano nel cruscotto, e il cellulare era acceso.»

«In pratica Riccardo sarebbe uscito dall’auto in mutande e calzini – i classici fantasmini, non quelli a metà gamba – ed è difficile ritrovarli.»

«Aveva con sé gli occhiali da vista, mentre la parte degli occhiali da sole era rimasta in macchina, e questo mi lascia un dubbio.»

Ricerche sul campo e con sonar sofisticati

«Ringraziamo le istituzioni e gli operatori che si sono occupati del mio Riccardo, ma c’è ancora da proseguire con le ricerche.»

«Sono intervenuti dopo due mesi con sonar sofisticati: uno a telecamere e uno a frequenza. Tuttavia, da quanto riferito dagli operatori, la grande quantità di fango presente nella diga non ha permesso visibilità.»

«Il primo giorno si vedeva fino a un centimetro; successivamente Enel ha abbassato il livello dell’acqua e la visibilità è arrivata fino a mezzo metro.»

«Nonostante il lavoro della Procura e con i sonar sia stato perfetto, gli operatori mi hanno spiegato di aver avuto molte difficoltà a causa del fango, e questo non ci dà una certezza al 100%».

L'appello di Federica: "Non rimandate lo sfangamento ambientale, vi prego"

«È essenziale effettuare questo sfangamento ambientale, non solo per Riccardo: è un intervento progettato dal 2021 per una questione naturale e di tutela dell’ambiente» – sottolinea la donna.

«Invece viene sempre rimandato, e prego con tutto il cuore che nel 2026 venga realizzato, che non si rimandi oltre.»

«Come mamma, c’è anche da considerare la decomposizione del corpo del mio Riccardo: è importante che non si continui a rimandare.»

«Il dubbio che si trovi lì esiste. Riccardo non è stato visto da nessuna parte: come avrebbe fatto a fuggire? Ha forse messo da parte dei soldi? Ha escogitato tutto da solo? In banca non ha mai effettuato prelievi fino a oggi», conclude. 

 

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