07 Dec, 2025 - 16:15

Alessandro Venturelli scomparso, Marc Di Maggio (Nostos): "Spiego come cercare Alle"

Esclusiva di
Tag24
Alessandro Venturelli scomparso, Marc Di Maggio (Nostos): "Spiego come cercare Alle"

Negli ultimi mesi il caso di Alessandro Venturelli e la sua scomparsa hanno avuto un’amplificazione mediatica senza precedenti.

In particolare, dopo le recenti segnalazioni di potenziali avvistamenti avvenuti a Torino e poi rivelatisi infondati, una nuova ondata di mitomani e truffatori ha contribuito ad alimentare la confusione sulla vicenda.

In seguito ad alcune e-mail in cui veniva comunicato a mamma Roberta il presunto suicidio di Alle, l’associazione Nostos, di cui il genitore è presidente, ha ritenuto doveroso intervenire per porre l’accento su due aspetti fondamentali.

Il primo è la richiesta della cessazione ufficiale di tali comportamenti, scorretti e dolorosi per i familiari del venticinquenne; il secondo riguarda la necessità di spiegare nel dettaglio come debbano essere coadiuvate le ricerche del giovane nel modo più etico e professionale possibile.

Tag24 ha intervistato in esclusiva Marc Di Maggio, vicepresidente dell’ente no profit, in qualità di portavoce e rete di supporto della famiglia Venturelli.

Alessandro Venturelli scomparso: un nuovo piano di ricerca per Alle

Si precisa che le informazioni riportate in questo articolo sulla scomparsa del giovane derivano da un confronto diretto tra Tag24 e il vice presidente di Nostos Italia. 

«Per noi la priorità assoluta è, innanzitutto, la sicurezza emotiva e fisica di Alessandro» – spiega Di Maggio.

«Ritengo, con motivazioni solide, che Alle debba essere cercato senza pressioni né clamore di alcuna tipologia» – prosegue.

«Come molti sapranno, è scomparso da cinque anni: questo significa che devono essere rispettati il suo tempo, il suo vissuto e il suo carattere» – specifica.

Il fine non è trovarlo a tutti i costi ma farlo sentire al sicuro

«Alessandro deve sentirsi al sicuro, per il giorno in cui deciderà di tornare, e noi restiamo positivi: prima o poi accadrà» – continua Di Maggio.

«Abbastanza al sicuro da potersi avvicinare e farsi trovare. In questo contesto – seppur nella massima buona fede – le ricompense non sono indicate, nonostante possano rappresentare un gesto importante e di cuore».

«Offrire ingenti somme potrebbe attirare mitomani o persone interessate esclusivamente al denaro, con l’intento di truffare» – prosegue.

«Questo crea una potenziale confusione per Alessandro, e dobbiamo cercarlo nel rispetto totale della sua persona».

Di Maggio: "Vi spiego la strada che ritengo giusta"

«La parte più importante di questo percorso e della nostra visione è in totale contrasto con molte delle proposte che circolano in rete: in cinque anni sono state dette tantissime cose, purtroppo» – continua il vicepresidente.

«Alessandro – qualora potesse leggere i nostri interventi – deve sapere che nessuno lo giudica per ciò che è accaduto».

«Il motore che spinge i genitori di Alle e tutti noi è l’affetto, l’amore, il desiderio che una famiglia possa ricongiungersi e tornare alla quotidianità».

«Alessandro, tu non sarai mai giudicato da nessuno di noi per ciò che è accaduto: noi parliamo al tuo cuore, non alla tua paura».

“Nostos non è una caccia”: l’appello a un ritorno libero e consapevole

«Alessandro necessita di un approccio emozionale, di tatto, non investigativo: almeno sotto il nostro punto di vista» – prosegue.

«Non deve essere pressato: merita comprensione e di essere capito per le scelte che ha intrapreso nel tempo.»

«Io credo nella costanza dei miei messaggi: si deve continuare a cercarlo, a parlargli anche se non risponde, e a mandare segnali d’amore e presenza.»

«Ogni azione deve essere coerente con ciò che rappresenta Nostos, con ciò che abbiamo creato con questa organizzazione e la filosofia che segue.»

«Rispetto profondissimo della persona che si è allontanata e totale assenza di metodi coercitivi: Nostos non è una caccia, ma un luogo di pace dove poter ritornare.»

 

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