Secondo un vecchio detto, coloro i quali vengono a sapere le cose per ultimi sono i cornuti.
E, per Travaglio, questa definizione calza a pennello per i politici europei che solo ora si accorgono che un presidente degli Usa, nella fattispecie Donald Trump, fa gli interessi del suo Paese, con certo quelli dell'Ue.
Insomma: sono proprio incorreggibili questi "sgovernanti", come li definisce il direttore del Fatto Quotidiano.
Ma perché questa defizione così tranchant?
E cos'è che fa sobbalzare Travaglio?
Secondo il direttore del Fatto, "sono anche convinti che fino al ritorno di Trump, gli Usa amassero l'Ue alla follia: non si sono accorti che i nostri interessi sono opposti a quelli degli Usa da almeno 30 anni". Infatti, secondo Travaglio, "i danni peggiori ce li hanno fatti i Clinton (lui e lei), Bush jr, Obama e Biden"
Gira e rigira, Travaglio finisce sempre al solito punto: quello dell'amore incondizionato che nutre nei confronti di Mosca.
Il direttore del Fatto, infatti, sostiene che gli amerciani siano stati "terrorizzati dal dialogo post-Muro tra Ue e Russia e dalla superpotenza auroasiatica nascente dall'unione tra industria europea e gas russo a basso costo".
Così
Naturalmente, questa è la personalissima lettura della storia di Travaglio.
La conclusione del suo editoriale, quindi, è questa: