La Champions League accende le luci della 6ª giornata con uno dei big match più attesi e più cliccati: Inter–Liverpool, una sfida che profuma di storia, rivalità e soprattutto di passaggi del turno pesantissimi.
L’Inter arriva a questo appuntamento da quarta in classifica con 12 punti, una posizione che — numeri alla mano — le garantisce la qualificazione ai playoff già in tasca. Ma Chivu e i suoi non vogliono fermarsi qui: l’obiettivo dichiarato è conquistare gli ottavi diretti, evitando il percorso-trappola degli spareggi.
Dall’altra parte c’è un Liverpool lontano parente della macchina perfetta che aveva dominato l’Europa qualche stagione fa: i Reds si presentano a San Siro da tredicesimi con 9 punti, ancora pienamente in corsa e con la necessità assoluta di fare risultato per non rischiare di salutare la competizione troppo presto.
INTER (3-5-2): Sommer; Akanji, Bisseck, Bastoni; Carlos Augusto, Barella, Calhanoglu, Zielinski, Dimarco; Thuram, Lautaro Martinez. All. Chivu.
LIVERPOOL (4-2-3-1): Alisson; Gomez, Konaté, van Dijk, Robertson; Gravenberch, Mac Allister; Szoboszlai, Wirtz, Gakpo; Isak. All. Slot.
I nerazzurri arrivano al big match con il vento in poppa: ritmo alto, certezze tattiche e un San Siro che in Champions si trasforma in una bolgia infernale. La squadra di Inzaghi ha dimostrato solidità, cinismo e una mentalità europea sempre più evidente.
Tra i protagonisti più attesi spiccano Lautaro Martínez, leader tecnico ed emotivo, Barella, motore inesauribile del centrocampo e Sommer che sembra aver ritrovato sicurezza assoluta tra i pali.
Con il pass per i playoff già conquistato, l’Inter può giocare con relativa tranquillità ma con la fame di chi vuole di più.
Il Liverpool arriva in Italia in piena emergenza di punti. La classifica è chiara: con 9 punti, i Reds devono fare risultato. Slot prepara la trasferta aggrappandosi a Van Dijk, pilastro della difesa e a Gakpo, che con le sue giocate può sbloccare qualsiasi partita, lascianod fuori ancora una volta incomprensibilmente Salah.
La sensazione è che il Liverpool non possa permettersi passi falsi, e questo rende la sfida ancora più elettrica.
Inter–Liverpool non è solo una partita: è una sliding door europea, un incrocio tra due filosofie calcistiche, due allenatori carismatici e due tifoserie che vivranno 90 minuti con il fiato sospeso.
Ritmi altissimi, contrasti duri, pressing a tutto campo, insomma un duello tecnico-tattico da gustare dall’inizio alla fine. Pronostico e clima? San Siro sicuramente vestirà i panni del come dodicesimo uomo e se c’è una cosa certa, è che San Siro sarà sold-out e incandescenti.
L’Inter vuole chiudere la fase a campionato in bellezza, il Liverpool vuole ribaltare tutto. Gli ingredienti per un match epico ci sono tutti.