07 Dec, 2025 - 11:30

Chi è Lorenzo Vitali, il 30enne di Acilia che ha ucciso la nonna Gabriella Armari: giallo sul movente

Chi è Lorenzo Vitali, il 30enne di Acilia che ha ucciso la nonna Gabriella Armari: giallo sul movente

Si chiama Lorenzo Vitali ed ha 30 anni il ragazzo che ieri mattina, 6 dicembre 2025, ha ucciso a martellate la nonna Gabriella Armari, di 80, in un appartamento di via Giuseppe Molteni, ad Acilia sud. Un delitto brutale, avvenuto in una manciata di minuti, che ha coinvolto anche il compagno della madre, Flavio Rocca, rimasto gravemente ferito. Vitali si è poi diretto verso Roma in treno. Una volta fermato ha ammesso le sue responsabilità.

L'aggressione in casa: uccisa la nonna, ferito il compagno della madre

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Squadra Mobile, Vitali sarebbe entrato nell'abitazione dell'anziana - dove vivono anche la madre e il compagno di quest'ultima - usando le sue chiavi. Erano le 8.30 di sabato mattina. La madre, infermiera al Sant'Eugenio, era già uscita per il consueto turno di lavoro, mentre la nonna era sveglia in casa. 

Per motivi ancora da chiarire, tra i due sarebbe scoppiato un litigio, poi degenerato: il 30enne avrebbe afferrato un martello e colpito ripetutamente l'anziana, senza lasciarle alcuna possibilità di difesa.  Rocca, che dormiva in un'altra stanza, svegliato dalle urla e dal rumore dei colpi, avrebbe a quel punto tentato di intervenire, venendo aggredito con la stessa arma.

Colpito alla testa e al volto, ha riportato ferite gravi. Ancora in pigiama e scalzo, in stato di shock, è riuscito a scappare e a rifugiarsi in un bar di fronte alla palazzina, da dove sono stati allertati polizia e 118. Più tardi è stato portato all'ospedale Grassi di Ostia e sottoposto ad accertamenti: sarebbe fuori pericolo.

La fuga verso Roma e l'arresto a Garbatella: una ricostruzione

All'arrivo dei soccorsi, per Gabriella Armari non c'era già più nulla da fare, mentre Vitali si era dato alla fuga, portando con sé l'arma del delitto, abbandonata in un campo poco distante. A piedi ha raggiunto la stazione di Acilia e preso il trenino diretto a Roma. Arrivato in zona San Paolo, avrebbe poi contattato il 112, dicendo agli operatori: "Venite a prendermi".

Nel video di Canale Dieci, l'ingresso di due agenti della polizia scientifica nella palazzina in cui si è consumato l'omicidio in via Giuseppe Molteni ad Acilia - 6 dicembre 2025. 

Chi è Lorenzo Vitali e le dichairazioni agli inquirenti: ignoto il movente

Quando gli agenti lo hanno raggiunto, in viale Giustiniano Imperatore, alla Garbatella, Vitali non avrebbe opposto resistenza. Portato in Questura, avrebbe poi fornito una prima versione dei fatti. 

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Mi hanno sempre perseguitato. Mi deridevano. Dicevano che sono un nullafacente,

avrebbe dichiarato, sostenendo di essersi sentito per anni umiliato. Dichiarazioni che al momento non trovano riscontro in denunce o interventi dei servizi sociali. La madre, ascoltata, avrebbe riferito che soffrirebbe di un disagio psicologico, pur non essendo mai stato in cura. L'unico precedente che si conosce è per possesso di droga a uso personale.

Tornato due giorni prima del delitto dalla Svizzera, dove ha detto di avere una compagna e una figlia piccola, ad Acilia Vitali aveva preso in affitto una stanza in un hotel. Bisognerà chiarire ora cosa lo abbia spinto ad aggredire i familiari. Non si esclude, secondo fonti locali, che possano entrarci questioni di denaro. 

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