Quando una campionessa come Sara Errani decide di fermarsi, il tennis si zittisce per un attimo. La tennista italiana ha rivelato di essersi sottoposta a un intervento al gomito dopo un periodo in cui il dolore le aveva complicato gesto, ritmo e… pazienza.
Niente drammi, anzi: un pit stop necessario per tornare a colpire come piace a lei. L’operazione è andata liscia e ora tutti vogliono sapere cosa sia successo davvero, perché abbia scelto di intervenire e quali siano i tempi del suo recupero.
Ecco tutto quello che sappiamo sull'operazione della mitica tennista e come sta oggi.
Aprile 2022: brutte notizie per Sara Errani. L’ex numero 5 del mondo e icona del tennis italiano ha dovuto fermarsi a causa di un problema al gomito. Reduce dal secondo turno a Bogotà, la tennista romagnola ha annunciato via Instagram che si sarebbe sottoposta a un intervento chirurgico a Madrid.
La motivazione? Rimuovere piccoli frammenti ossei che le impedivano di muovere il braccio come voleva. Un vero pit stop per la tennista di Massa Lombarda, che non vedeva l'ora tornare in campo.
Durante la tappa a Madrid, Errani ha accumulato due settimane di fastidi e un dolore crescente che le ha impedito di giocare al meglio. Alla fine la scelta è stata netta: "Domani a Madrid mi sottoporrò a un intervento chirurgico al gomito", ha scritto sul proprio profilo Instagram annunciando la procedura.
Questo tipo di problema non è raro negli sportivi: microtraumi ripetuti, accumulo di detriti articolari o piccole calcificazioni possono creare attrito, blocchi e dolore continuo. Per Sara, che fa del braccio e della precisione il suo pane quotidiano, la situazione è diventata insostenibile.
L’operazione è stata eseguita in artroscopia - tecnica mininvasiva che permette di entrare nell’articolazione con piccole incisioni e strumenti ottici per rimuovere corpi liberi o frammenti ossei.
Errani ha confermato che l’artroscopia è servita proprio a "rimuovere alcuni frammenti ossei dall’articolazione che impedivano la normale mobilità del braccio". L’operazione è andata bene e lei stessa ha ringraziato il team medico nei post successivi.
Vantaggi dell’artroscopia? Meno dolore post-operatorio rispetto a interventi aperti, cicatrici ridotte e tempi di recupero mediamente più rapidi se la riabilitazione è seguita con serietà. Per una tennista, la possibilità di recuperare progressivamente mobilità e forza senza sovraccaricare subito il braccio è fondamentale.
Subito dopo l’intervento Errani ha pubblicato un messaggio tranquillizzante: "Artroscopia fatta! È andato tutto bene. Grazie al dottor Delgado e alla sua equipe. Qualche giorno di riposo e poi la riabilitazione", ha scritto, rassicurando tifosi e colleghi.
La comunicazione via social ha gestito il momento con schiettezza: zero melodrammi, solo pragmatismo atletico.
I media sportivi hanno riportato che l’operazione si è svolta a Madrid il 13 aprile del 2022, dove la tennista si trovava per partecipare al circuito su terra; di conseguenza ha dovuto rinunciare ad alcune tappe del calendario per dedicarsi al recupero.
Dopo l’artroscopia la parola d’ordine è stata riabilitazione: fisioterapia mirata per recuperare rotazione, estensione e forza del gomito, esercizi progressivi per la cuffia dei flessori e lavoro specifico per la muscolatura del braccio e della spalla.
Sara ha annunciato che avrebbe osservato "qualche giorno di riposo" e poi iniziato il percorso di recupero. Tempi? Per questo tipo di intervento i recuperi variano: settimane per la piena mobilità di base, mesi per tornare ai carichi specifici del tennis.
Per una professionista che vuole riprendere il gesto tecnico completo (servizio, rovescio, smash) è cruciale rispettare i tempi di fisioterapia e non forzare. I suoi team medico e fisioterapico avevano pianificato progressioni graduali per evitare recidive.
Nel breve periodo l’operazione ha costretto Errani a saltare alcune competizioni sul rosso, con l’obiettivo dichiarato di tornare in campo "presto" e senza dolore.
Nel medio termine, con la corretta riabilitazione e assenza di complicazioni, era ragionevole prevedere un rientro competitivo; come sempre in questi casi, la cautela resta la miglior compagna di viaggio per evitare ricadute.
Oggi Sara Errani - a tre anni da quell’intervento al gomito che l’aveva costretta a fermarsi di brutto - non solo è tornata in campo, ma sta vivendo una nuova primavera sportiva.
Dopo aver annunciato l’addio al singolare in favore del doppio, "Sarita" ha continuato a dare spettacolo: con la sua compagna Jasmine Paolini ha raccolto trionfi importanti, mostrando che il braccio e la determinazione non l’hanno tradita.
In un’intervista recente ha ammesso che "risultati come quelli delle ultime settimane mi danno voglia di continuare. Se gioco così è difficile dire "smetto"". Con quelle parole - e con qualche salto a rete, doppio e gioco di squadra - sembra aver risposto più forte di ogni dubbio: il recupero è reale.
Certo, l’età e un calendario più leggero fanno parte del gioco, ma Errani oggi sembra aver trovato un equilibrio: adatta il tennis alle sue condizioni, punta sul doppio, e continua a essere protagonista - senza drammi, con la grinta di chi sa quel che vale, ma senza prendersi troppo sul serio.