Sono ore di forte apprensione per Suamy Rispoli, sedicenne scomparsa nel pomeriggio del 2 dicembre 2025.
La giovane era affidata a una casa famiglia del territorio e, secondo quanto ricostruito, sarebbe andata regolarmente a scuola, senza però fare rientro nella struttura al termine delle lezioni.
A denunciare la scomparsa presso le autorità sono stati gli operatori della struttura.
Il telefono della ragazza risulterebbe irraggiungibile dalle 15:30 di quel giorno, rendendo ancora più difficili le operazioni di ricerca.
Tag24 ha intervistato il padre in esclusiva per ricostruire insieme i punti salienti di questa drammatica vicenda.
Si precisa che le informazioni raccolte in questo articolo sulla scomparsa del giovane provengono da una comunicazione diretta tra Tag24 e il padre della sedicenne.
«Suamy quel giorno è andata a scuola, come sempre, ma non è più tornata», racconta il «Doveva rientrare nella casa famiglia che la ospita, in cui ha scelto autonomamente di andare e da quell’uscita da scuola non abbiamo più avuto alcuna notizia».
«La denuncia è stata presentata dagli stessi operatori della struttura, poiché Suamy avrebbe dovuto avvisarli dopo essere uscita per mangiare, ma ciò non è accaduto», spiega il padre.
«Sono stato informato immediatamente dell’allontanamento dagli operatori e dalla struttura che ringrazio anche a nome della nostra famiglia, ci sentiamo continuamente per aggiornarci a vicenda e, da quel momento, siamo impegnati nella sua ricerca», aggiunge.
«In comunità Suamy è sempre stata bene e supportata. Da giorni non risponde più ai messaggi, non risponde alle chiamate, e nessuno riesce in alcun modo a mettersi in contatto con lei», prosegue.
Al momento dell’allontanamento indossava una maglietta blu, un paio di jeans e un pellicciotto nero», precisa il genitore.
«Aveva con sé lo zaino della scuola, ma non sappiamo se portasse altri cambi o effetti personali».
«Se qualcuno ha informazioni o l’ha incrociata da qualche parte, vi chiediamo di contattare immediatamente il 112».

«Suamy, qualunque cosa sia accaduta, non devi avere paura», afferma il padre.
«Torna, chiamaci, mettiti in contatto con noi: ti vogliamo bene e ti aspettiamo a braccia aperte».
«Nessuno ti amerà mai come la tua famiglia, e per te ci saremo sempre, in qualsiasi situazione», conclude il genitore.