Ci risiamo. Dopo mesi dalla bufera di critiche nate dalla sua partecipazione alla campagna per pubblicizzare i jeans American Eagle, Sydney Sweeney continua ad affrontare le conseguenze dal punto di vista reputazionale, della percezione che il pubblico ha di lei nel corso del tempo.
Dopo quella pubblicità si sono mossi tutti sui social, tra video virali con lei che pronunciava “jeans” (o “genes”), le accuse di razzismo, il doppio senso più o meno velato, e un’altra ondata di polemiche arrivata dopo un’intervista per “GQ” a novembre, in cui le era stato chiesto di parlare dello spot e dell’impatto che aveva avuto sull’opinione pubblica, del modo che aveva trovato Sydney per sviare e di quello della giornalista di darle spazio, senza incalzarla troppo.
Una figura decisamente negativa per molti fan, perdita di credibilità, film flop al botteghino: ma Sydney Sweeney continua ad essere presente sui tappeti rossi di tutto il mondo, con foto e video che diventano virali per i suoi look e le interviste che accendono discussioni da parte di molti.
E ora su quel fatto dei jeans di American Eagle? Sydney Sweeney ne ha riparlato a “People”. Ha ribadito alcune frasi e chiarito altri punti. Non ci resta che scoprire cosa abbia detto questa volta l'attrice.
Sydney Sweeney ha lanciato una nuova, più articolata risposta alle critiche sul discusso spot dei jeans American Eagle, dichiarando a “People”:
Sweeney racconta a “People” di essere una persona che “mette la gentilezza al primo posto” e di aver sentito il bisogno di chiarire la propria posizione dopo l’intervista recente su “GQ”, che è diventata virale proprio per la sua risposta, in cui sembrava minimizzare la questione dicendo solo:
E aveva definito le polemiche surreali, nonostante addirittura il presidente USA, Donald Trump, abbia appoggiato la pubblicità, dichiarando:
Risposta che è sembrata inadeguata a moltissimi utenti e che ha solo alimentato altre critiche.
Rilasciamo qui il video di quel tratto di intervista:
Sydney Sweeney on the reaction to her American Eagle campaign: “It was surreal.” https://t.co/nXrhkNTGcz pic.twitter.com/deqbdN9bD5
— GQ Magazine (@GQMagazine) November 4, 2025
Proprio per via della bufera nata da questa intervista, Sweeney si sarebbe rifatta avanti con “People”, dichiarando:
Come a dire che semplicemente non è voluta entrare nel dettaglio per non dividere troppo l'opinione pubblica, o per non alimentare la polemica?
Peccato che l'effetto sia stato il totale opposto e che non ne abbia sicuramente giovato a livello reputazionale.
La campagna American Eagle con Sydney Sweeney, lanciata a luglio con il gioco di parole “Sydney Sweeney Has Great Jeans”, è stata accusata online di alludere al tema dei “genes” e di sfiorare retoriche eugenetiche e razzialmente sensibili, sfruttando la sua immagine da star bionda dagli occhi azzurri.
Altri critici hanno puntato il dito sul tono sessualizzato e sulle somiglianze con storiche pubblicità controverse del denim anni ’80, riportando il marchio al centro di un dibattito su standard di bellezza e male gaze.
In una delle clip più discusse, infatti, è sdraiata mentre si allaccia i jeans e sistema la giacca aperta, mentre una voce fuori campo – o lei stessa in monologo – parla di come i “genes” ereditati dai genitori determinino caratteristiche come il colore dei capelli e degli occhi, per poi chiudere con il gioco di parole “i miei jeans sono blu”, mentre sullo schermo compare il claim “Sydney Sweeney Has Great Jeans”.
Ecco il video: