06 Dec, 2025 - 13:45

"Il GGG: il grande gigante gentile": trama, come finisce e qual è il significato del film

"Il GGG: il grande gigante gentile": trama, come finisce e qual è il significato del film

Hai presente quando da bambina ti immaginavi che sotto il letto si nascondesse… un gigante? Bene: in "Il GGG - Il grande gigante gentile" quella fantasia diventa realtà - ed è di quelle che stupiscono, fanno un po' paura, ma soprattutto fanno sognare.

Diretto da Steven Spielberg e ispirato al libro di Roald Dahl, il film racconta l’avventura surreale e dolceamara di una ragazzina sola e di un gigante "diverso dagli altri".

Se sei curioso di sapere come va a finire, quali pericoli si nascondono nel Paese dei Giganti, e soprattutto cosa significa (sì, anche in versione adulta) questa strana amicizia… continua a leggere - ma occhio agli spoiler.

La trama: Sofia, il gigante… e sogni in bottiglia

Sofia è una bambina orfana che fatica a dormire. Una notte, "nell’Ora delle ombre", sbircia dalla finestra del suo orfanotrofio e vede un uomo gigantesco aggirarsi vicino alle case: è un gigante, enorme, silenzioso - e con una valigia e una tromba. Spaventata, viene catturata e portata nel misterioso "Paese dei Giganti". 

Quando pensa al peggio, scopre che questo gigante non è come gli altri: lui non mangia umani. Si fa chiamare "il Grande Gigante Gentile" (o "BFG"): raccoglie sogni - buoni e cattivi - li imbottiglia, e poi li "soffia" nei sogni dei bambini mentre dormono, grazie a una lunga tromba. 

Sofia, dapprima spaventata, finisce per fidarsi di lui: e quel gigante trasandato con orecchie enormi e un linguaggio tutto suo (tra malapropismi e tenerezza) diventa la sua bussola in un mondo assurdo e crudele.

Tra giganti che "sbuffano" come bufali e altri che odiano le regole, tra incubi in bottiglia e sogni da liberare… la loro amicizia si fa forte, tenera, e disperata. 

Quando i giganti sono cattivi: conflitti, paura e incubi

Nel Paese dei Giganti non tutti sono buoni come il BFG. Ci sono almeno nove giganti spaventosi, mostri - per usare le parole del film - che passano le notti su e giù per il mondo per cacciare bambini da sbranare: sì, avete letto bene. 

Quando alcuni di loro scoprono che Sofia è lì - e rischia di raccontare quello che ha visto - scoppia il putiferio: distruggono parte del laboratorio dei sogni del BFG, cercano la bambina, la paura monta. 

In un mix di terrore e coraggio, il BFG - fragile nel fisico, ma enorme nel cuore - decide che non è più il caso di nascondersi: con Sofia elabora un piano bizzarro, folle… ma ragionevole. Un piano che coinvolge la regina, un incubo ben costruito, e… le forze armate dell’Inghilterra. Sì, hai capito bene. 

Il finale spoilerato: giganti cattivi e pic-nic

Quando la paura per Sofia diventa troppo grande, il BFG la riporta temporaneamente all’orfanotrofio - per sicurezza. Ma Sofia non ci sta: salta giù dal finestrone, sperando che il gigante torni a prenderla, e… sorpresa! Ci riesce. Tornano insieme nel mondo dei giganti, pronti a giocarci sporco. 

Sofia, curiosa e intraprendente, trova in casa del precedente "umano compagno" del gigante un ritratto importante: una vecchia Regina Victoria. L’intuizione è geniale - crea un incubo, lo "imbottiglia" e lo soffia in una notte nella camera da letto della Regina Elisabetta II.

Lei, da sveglia, vede una bambina e un gigante alla finestra: capisce tutto, e… convoca l’esercito. I giganti malvagi - terrorizzati da quel sogno che li accusa, pieni di rimorso - vengono catturati dagli elicotteri: escluso solo il più testardo, che cerca di opporsi.

Ma il BFG, con una mossa coraggiosa, lo blocca e così tutti finiscono deportati su un’isola lontana, costretti a nutrirsi solo di verdure disgustose: addio carne, benvenuti "cetrionzoli" (vegetali schifosi che loro odiano). 

Sofia viene adottata dalla cameriera di corte della regina e va a vivere a palazzo. Il BFG invece torna nel suo mondo, continuando a raccogliere sogni - buoni e cattivi - per regalarli ai bambini. Ma ogni tanto sente ancora la voce di Sofia.

E dalle sue finestre si odono parole semplici: "Good morning, BFG." Un addio? No: un "a presto". 

Il significato del film: sogni, paura, amicizia

Alla fin fine, "Il GGG" non è solo una fiaba per bambini. È un racconto di imperfezioni: un gigante goffo, incompreso, che preferisce sottoterra con i suoi barattoli di sogni; una bambina sola in un orfanotrofio; un mondo dove i giganti cattivi rappresentano le paure vere: abuso, ingiustizia, violenza.

Eppure, da questo mix doloroso nasce qualcosa di bello: un’amicizia, una fiducia, un atto di coraggio. È la celebrazione del diverso, dell’empatia, di chi osa - anche quando tutto sembra perduto. Il gigante non diventa super‑eroe a suon di muscoli, ma con gentilezza, paura… e sogni.

Ed è un invito per noi: spesso, il "diverso" che abbiamo paura di conoscere è solo un cuore invisibile che aspetta qualcuno che gli dia fiducia.

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