Un'attrice italiana intensa, riconoscibile. Protagonista di cinema, teatro, fiction, che sa attraversare per decenni generi diversi e amatissima dal pubblico.
Monica Guerritore è una star italiana su tutti i fronti: dal grande schermo, con titoli come “La lupa” (1996), “Scandalosa Gilda” (1985), “Sensi” (1986) o “Un giorno perfetto” (2008), fino alle recenti serie “Inganno” (2024) e “Anna” (2025), ha costruito un percorso artistico che l’ha resa un volto simbolo della nostra recitazione.
Proprio questa notorietà alimenta la curiosità del pubblico sulle sue origini, sulla città in cui è nata, sul luogo in cui vive oggi e su come tutto sia potuto cominciare.
Monica Guerritore è nata a Roma il 5 gennaio 1958, dettaglio che la colloca tra le grandi interpreti della generazione che ha vissuto la trasformazione del cinema e della TV italiana dagli anni Settanta a oggi. Oggi ha 67 anni.
Le sue radici familiari hanno anche altri lidi, oltre alla romanità: il padre, Dino Guerritore, era un medico napoletano, mentre la madre, Giuseppina Pentimalli, era calabrese, attrice e figlia del medico Francesco Pentimalli. In particolare, sua madre è originaria di Palmi, in provincia di Reggio Calabria.
Dunque Monica porta dentro di sé identità romane, campane e calabresi. Sappiamo che con la Calabria, in particolare, ha un legame affettivo molto stretto, poiché le ricorda le sue estati da sogno e il rapporto meraviglioso con suo nonno.
Monica Guerritore al Festival del cinema di Roma 2025
Monica Guerritore è rimasta profondamente legata alla sua città natale, Roma. Oggi l’attrice vive proprio nella capitale, in un elegante appartamento nella zona nord della città, nel quartiere di Vigna Clara, contesto residenziale raffinato e tranquillo, a pochi passi da piazza Jacini.
Il legame con Roma è anche affettivo: Monica è cresciuta a Roma Nord, nel quartiere Parioli, uno dei più noti e raffinati della capitale, e nel tempo ha più volte raccontato quanto la stessa città abbia inciso sulla sua sensibilità artistica e sul suo modo di percepire il teatro e la vita.
Monica Guerritore entra prestissimo nel mondo dello spettacolo: ancora adolescente debutta al cinema con una piccola parte nel film “Una breve vacanza” (1973) di Vittorio De Sica, esperienza che la mette subito a contatto con la grande tradizione del nostro cinema d’autore.
A soli sedici anni, il vero salto arriva a teatro con il Piccolo Teatro di Milano, dove Giorgio Strehler la dirige ne “Il giardino dei ciliegi” di Čechov.
La consacrazione arriva negli anni Ottanta, quando incontra il regista e attore Gabriele Lavia, con cui costruisce un sodalizio artistico e sentimentale.
Lavia la guida nell’interpretazione di ruoli femminili complessi e potenti, da Lady Macbeth a Giocasta, ma anche in film che diventano cult dell’erotico d’autore come “Scandalosa Gilda” (1985), “Sensi” (1986) e, più tardi, “La lupa” (1996), progetti che la faranno per sempre accostare all’immagine tipica dell’attrice intensa, fisica e profondamente drammatica.
Allo stesso tempo, non si è fatta mancare la presenza in televisione e nelle fiction. Le più recenti produzioni contemporanee sono state “Inganno” (2024) e “Anna” (2025), che la rilanciano agli occhi di un pubblico più giovane.
Il Quotidiano Online dell'Ateneo
Niccolò Cusano di Roma
Quotidiano telematico. Registrato al n.12/2015 del 21 gennaio 2015 Tribunale di Roma.
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