"Missili con vasellina" si intitola l'editoriale di oggi di Marco Travaglio. Come suo solito, il direttore del Fatto Quotidiano mischia sarcasmo, sfottò e fake news per dare in pasto ai suoi seguaci la quotidiana porzione di veleno contro l'Europa e a favore del regime di Putin.
Questa volta, a essere preso particolarmente di mira è il ministro della Difesa Guido Crosetto, reo di volere una riforma dell'attuale legge che sospende la leva obbligatoria.
E quindi: per Travaglio, sempre così chiaro quando si tratta di spiegare su dati di fatto la sua posizione, quando si tratta di entrare nel merito delle cose, è una questione di "vasellina".
Ormai, la sua rubrica, la potrebbe chiamare ispirandosi ai peggiori bar di Caracas. Ma tant'è. Lui è fatto così: ormai, più che un giornalista, sembra un personaggio da avanspettacolo che si è ritagliato il suo pubblico di seguaci e lo coltiva tutti i giorni, sabato e domenica inclusi.
Anche così:
Ora, detto che il piano Readness si basa sulle informazioni dell'intelligence tedesca secondo la quale la Russia si starebbe preprando ad attaccare l'Europa entro il 2029, e che il monito dell'Ammiraglio Cavo Dragone (la storpiatura dei nomi la lasciamo ai bambini dell'asilo) non fa altro che portare all'attenzione pubblica la necessità di essere più incisivi nella guerra ibrida che il Cremlino già da anni porta avanti contro l'occidente, bisogna ricordare che la leva è obbligatoria per la nostra Costituzione. Ma la legge attuale l'ha sospesa, puntando unicamente su un esercito professionale.
L'idea di Crosetto, allora, è solo quella di formare una riserva di uomini in modo tale da rendere il nostro esercito (che ad oggi si occupa anche di altro, come la sicurezza nelle nostre aree metropolitane), più pronto a difenderci con tutti i suoi effettivi in caso di necessità.
Ma comunque: è impossibile convincere Travaglio di questo.
Per lui, i padri costituenti volevano mettere fuori nei cannoni e ora c'è "da giustificare la guerra mondiale che mezza Ue fomenta" oltre che "i dobloni butatti nel riarmo".
Altro classico, Travaglio se la prende con i cosiddetti giornaloni, rei di sostenere Crosetto o quantomeno di spiegare la proposta del ministro:
Insomma: tutte cose in realtà di buon senso per rafforzare la nostra difesa davanti agli atti (basti ricordare l'ultimo subito ieri dalla Francia) e le minacce russe (e dei regimi autocratici) nei nostri confronti.
Ma per Travaglio non è così:
Per il direttore del Fatto, uno pseudo regime fascista in Italia si starebbe preparando a bombardare Mosca. Ma del resto lui, a Putin, darebbe solo un abbraccio.