Gli Stati Uniti vogliono che gli alleati europei assumano la maggior parte delle responsabilità legate alle capacità di difesa convenzionale della NATO entro il 2027. Lo ha riportato Reuters in un articolo in esclusiva del 5 dicembre 2025, citando cinque fonti a conoscenza della discussione.
Questo annuncio, emerso durante un incontro riservato a Washington tra funzionari del Pentagono e delegati europei, segnala una svolta nella collaborazione transatlantica ma, allo stesso tempo, solleva dubbi sulla tempistica e sull’effettiva fattibilità di un simile obiettivo.
Secondo quanto riportato da Reuters, che cita diverse fonti a conoscenza delle consultazioni, gli USA si dichiarano insoddisfatti dei progressi europei nell'espandere e potenziare le proprie capacità militari.
Pur non essendo chiaro in quale modo venga misurato il “progresso”, il messaggio è stato netto: se l’Europa non raggiungerà risultati concreti entro il 2027, gli USA potrebbero ritirarsi da alcuni meccanismi chiave di pianificazione della NATO.
Con l'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, nel gennaio 2025, gli Stati Uniti spingono gli alleati europei della NATO ad assumere maggiore responsabilità. Queste nazioni, consapevoli dell'urgenza di potenziare la difesa, si impegnano infatti alla formazione di una strategia comune.
I paesi membri dell'Unione Europea hanno fissato come obiettivo il raggiungimento di una maggiore autonomia difensiva entro il 2030.
La maggior parte degli alleati europei membri della NATO ha inoltre risposto positivamente alla richiesta di Washington di portare la spesa militare al 5 per cento, con l’eccezione della Spagna.
Gli Stati Uniti stanno segnalando un possibile ridimensionamento del loro coinvolgimento diretto nelle operazioni militari convenzionali in Europa. Il messaggio chiave è che, se l’Europa non sarà in grado di rafforzare significativamente le proprie capacità difensive entro il 2027, il coinvolgimento statunitense potrebbe ridursi.
In attesa di conferme ufficiali, il traguardo del 2027 previsto dagli USA, riportato da Reuters, si pone come un obiettivo particolarmente serrato. Questa pressione segna un cambio di paradigma rispetto al passato, quando gli Stati Uniti svolgevano un ruolo dominante e principalmente responsabile delle difese europee.
Questo disimpegno rappresenta un cambiamento importante rispetto al ruolo di leadership storica che gli USA hanno mantenuto sin dalla fondazione dell’alleanza. Sebbene gli Stati Uniti continuino a fornire capacità uniche, come l’intelligence e la sorveglianza, il peso crescente attribuito all'autonomia europea mette sotto pressione i governi continentali, spingendoli ad accelerare investimenti e riforme per evitare un vuoto di potere NATO in caso di tensioni crescenti con avversari come la Russia.