05 Dec, 2025 - 10:34

Marina Berlusconi entra in scena? Le ipotesi che agitano Forza Italia (e cosa potrebbe pensare Meloni)

Marina Berlusconi entra in scena? Le ipotesi che agitano Forza Italia (e cosa potrebbe pensare Meloni)

Si racconta che Galileo Galilei, costretto ad abiurare la teoria eliocentrica, lasciò l’aula del Sant'Uffizio sussurrando “Eppur si muove”.

Anche in Forza Italia, all’apparenza immobile e granitico, diversi osservatori sostengono che qualcosa si stia muovendo sotto la superficie. Basta avvicinarsi un po’, infatti, per rendersi conto che secondo molti retroscena il baricentro del partito non sarebbe più a Roma, né nei ministeri.

Il centro delle attenzioni — almeno stando ai racconti che circolano nell’ambiente politico — sarebbe a Milano, dietro le porte della casa di Marina Berlusconi.

Da tempo si vocifera che la “Cavaliera” (nel 2024 è stata nominata Cavaliere del Lavoro dal presidente Mattarella) abbia deciso di prendere in mano le redini del partito fondato dal padre e tirare la volata verso Palazzo Chigi. 

Non c’è un’operazione formalizzata, non ancora. Ma i segnali sono troppo numerosi per essere casuali.

La strategia politica di Marina Berlusconi: Forza Italia torna “di famiglia

Tutti gli indizi, infatti, portano a ritenere che la primogenita del Cavaliere abbia deciso che l’eredità politica del padre non possa essere lasciata a un destino burocratico, né consegnata a un partito schiacciato sugli umori di Palazzo Chigi.

Ed è per questa ragione che, negli ultimi mesi, ha trasformato la sua casa in una sorta di quartier generale azzurro. Prima Tajani, poi Occhiuto, poi Cirio, ministri, parlamentari, persino Letizia Moratti: una processione discreta ma continua.

Secondo diverse fonti parlamentari, il messaggio che trapelerebbe da questi contatti è noto: Forza Italia deve recuperare un’identità liberale, europeista e maggiormente autonoma.

È un orientamento che la stessa Marina Berlusconi ha più volte evocato pubblicamente negli anni, parlando dell’eredità culturale del padre.

Non è mai stato detto apertamente, ma il sottotesto delle poche dichiarazioni pubbliche dei fratelli Berlusconi (Marina e Pier Silvio) è fin troppo chiaro: così com’è, FI è troppo schiacciata su Giorgia Meloni.

Alcuni osservatori ritengono che questa dinamica possa incidere anche nei rapporti con Giorgia Meloni, almeno sul piano politico-programmatico. Non ci sono conferme di tensioni dirette, ma la possibilità che una FI più assertiva ritagli uno spazio autonomo nel centrodestra è un’ipotesi discussa da più analisti.

Occhiuto, l’uomo del momento che potrebbe scalzare Tajani?

In questo quadro entra in scena Roberto Occhiuto, il presidente calabrese reduce dalla vittoria elettorale in Calabria che ha sorpreso persino i suoi.  Voci insistenti lo vorrebbero prossimo successore di Antonio Tajani alla guida del partito.

Occhiuto ha qualcosa che oggi, nel centrodestra, è quasi un’anomalia: una chiara e coerente narrazione liberale.

Il suo convegno del 17 dicembre a Palazzo Grazioli — “In libertà”, titolo semplice, messaggio chiarissimo — è la prova che qualcosa si sta muovendo attorno a lui. Non una corrente, dicono. Ma tutti, in Parlamento, lo considerano l’inizio di qualcosa.

Non è un mistero che Marina Berlusconi lo consideri un profilo interessante. Se Tajani è la continuità, Occhiuto è il rinnovamento. E oggi, dentro FI, è il rinnovamento a essere richiesto dalla proprietà.

Marina Berlusconi contro Giorgia Meloni? La rivalità che potrebbe cambiare la destra italiana

Che tutto questo preoccupi Giorgia Meloni dovrebbe essere quasi scontato: un partito azzurro più autonomo e più liberal-europeo potrebbe diventare un competitor interno, soprattutto in un’area moderata che Meloni non ha mai davvero conquistato.

L’idea di un confronto diretto tra Marina Berlusconi e Giorgia Meloni appartiene più ai retroscena politici che ai fatti accertati. Non ci sono dichiarazioni o posizioni ufficiali che facciano pensare a uno scontro personale.

Tuttavia, alcuni analisti ritengono che una Forza Italia più autonoma e più spiccatamente liberale potrebbe, nel tempo, rimodellare gli equilibri del centrodestra, incidendo sulle dinamiche interne e sui consensi nell’area moderata.

Ed è qui che nasce il fronte vero: Marina Berlusconi contro Giorgia Meloni.

In definitiva, non c’è nessuna certezza, nessun progetto dichiarato, nessun percorso già scritto.
Ma, come raccontava la leggenda su Galileo, qualcosa potrebbe muoversi. E se davvero accadrà, potrebbe segnare un nuovo capitolo nella storia del centrodestra italiano.

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