La Cina e la Russia hanno consolidato il loro coordinamento strategico riguardo alle questioni relative al Giappone, in seguito alle recenti dichiarazioni del primo ministro giapponese, Sanae Takaichi, su Taiwan. L’incontro evidenzia un rafforzamento dell’alleanza sino-russa e segna un passo importante nell’equilibrio geopolitico dell’Asia-Pacifico.
Durante il viaggio del ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, a Mosca, i due paesi hanno raggiunto un consenso su diversi temi, tra cui le questioni relative al Giappone.
Secondo quanto riportato dal ministero cinese, Pechino e Mosca devono "continuare a coordinarsi e a cooperare, per reprimere con decisione le azioni provocatorie delle forze di estrema destra giapponesi volte a minare la pace e la stabilità regionale e i tentativi di rimilitarizzazione", ha dichiarato Wang al suo omologo russo Sergei Lavrov.
Wang ha inoltre incontrato il segretario del Consiglio di Sicurezza russo, Sergei Shoigu. I due "hanno condotto un allineamento strategico sulle questioni che coinvolgono il Giappone e hanno raggiunto un alto livello di consenso", si legge nella dichiarazione del ministero degli Esteri cinese. Durante l’incontro, è stato "concordato di sostenere con fermezza gli esiti della vittoria nella Seconda Guerra Mondiale, di opporsi fermamente a qualsiasi tentativo di insabbiare l’aggressione coloniale e di contrastare con fermezza qualsiasi tentativo di far rivivere il fascismo o il militarismo giapponese".
Il viaggio del ministro cinese è avvenuto in un contesto di crescenti tensioni tra Cina e Giappone. Le recenti dichiarazioni del primo ministro giapponese, Sanae Takaichi, hanno infatti aggravato le relazioni tra Pechino e Tokyo. Takaichi ha affermato, in un discorso parlamentare all’inizio di novembre, che un attacco cinese a Taiwan potrebbe rappresentare una “situazione di minaccia alla sopravvivenza” del Giappone. Da allora la disputa non si è fermata.
Il presidente cinese, Xi Jinping, in una telefonata con il suo omologo statunitense Donald Trump, ha richiamato l’ordine mondiale stabilito dopo la Seconda guerra mondiale e ha ribadito le posizioni di Pechino su Taiwan, considerata parte del proprio territorio.
La situazione geopolitica internazionale affronta sfide crescenti nel campo della sicurezza globale. Per gli analisti, l’incontro tra i ministri cinese e russo rappresenta, oltre al rafforzamento del partenariato strategico, un allineamento reciproco in un panorama globale complesso.
Entrambi i paesi, membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, hanno ribadito la loro responsabilità condivisa nella salvaguardia della stabilità regionale e si sono impegnati a mantenere stretti contatti strategici per affrontare congiuntamente le sfide geopolitiche. Questo avvicinamento è anche una risposta diretta alle tensioni sollevate da Tokyo, con Pechino che ha condannato le considerazioni giapponesi su Taiwan come minaccia.
Il rafforzamento di questa alleanza segna un’importante evoluzione geopolitica nell’area Asia-Pacifico, con implicazioni rilevanti per l’equilibrio di potere nella regione.