03 Dec, 2025 - 17:11

La Mummia 4: tutto ciò che sappiamo sul ritorno della saga

In collaborazione con
Arianna Pisciarino
La Mummia 4: tutto ciò che sappiamo sul ritorno della saga

Con l’uscita de La Mummia, nel 1999, non si andava a proporre un vero e proprio horror, quanto, piuttosto, un’avventura brillante sospesa tra storia e leggenda. La maledizione, nella narrazione, non era solo spaventosa, ma anche romantica, e a ciò si andava ad aggiungere l’alchimia unica tra gli interpreti, che è stata, poi, la principale chiave di successo del film, che incassò oltre 400 milioni di dollari in tutto il mondo. 

Il ritorno de La Mummia, con un quarto capitolo, è uno degli argomenti più discussi, di recente, tra appassionati della saga e fans di Brendan Fraser, attore al centro di una rinascita personale e professionale che è iniziata nel 2023, con la vittoria dell’Oscar come Miglior attore protagonista in The Whale (2022). L’idea di riproporre una saga molto apprezzata, dopo più di vent’anni dal suo primo film, nasce da un interesse sempre più frequente per i franchise leggendari, secondo un’operazione di “nostalgia intelligente”.

Il cast atteso

Dopo il successo di The Whale (2022), Brendan Fraser è tornato ad essere uno dei volti più amati e richiesti del panorama cinematografico. Il suo ritorno nei panni di Rick O’Connell non appare, tuttavia, come una semplice operazione commerciale degli Studios, ma come l’occasione di completare dignitosamente un percorso personale e professionale: gli Studios stessi, ultimamente, hanno compreso il valore del “ritorno degli eroi”, quei personaggi familiari, interpretati da attori ormai maturi, capaci di apportare un livello superiore di profondità emotiva alle produzioni.

Cresce anche la curiosità su quali altri volti della trilogia originale, oltre a Fraser, potrebbero fare ritorno: molti sperano in nomi familiari in grado di arricchire la saga e restituirne la sua identità originale, come quello di Rachel Weisz, l’amatissima co-protagonista di Fraser, che ritornerebbe a mettersi in gioco dopo trent’anni dal primo capitolo della saga, nonostante nel terzo film fosse stata sostituita (per motivi personali) da Maria Bello, la cui performance, però, non ha soddisfatto il pubblico.

Si pensa anche che un giovane volto nuovo potrebbe rilanciare la saga per le generazioni future, forse nel ruolo del figlio di Rick, Alex. Non mancherebbe, inoltre, l’ipotesi di un’attrice protagonista non occidentale, scelta che rappresenterebbe al meglio le nuove sensibilità e necessità del cinema contemporaneo.

Dunque, dopo il loro successo nel blockbuster, Fraser e Weisz hanno fatto parecchia strada, anche in ruoli più impegnativi: ora, entrambi sono attesi per ritornare alle origini. Sull’eventualità di riprendere il ruolo di Rick, un avventuriero affascinante, ironico e coraggioso, che l’ha reso una delle più grandi star di fine anni ‘90, Fraser, in particolare, ha detto: “Non so come funzionerebbe, ma sarei aperto alla possibilità, se qualcuno avesse l’idea giusta”. Quest’idea è arrivata e, dopo quasi 20 anni di attesa, La Mummia è destinata a tornare sul grande schermo.

Il filone narrativo della saga e possibili sviluppi

Il primo film, uscito nel 1999, è ancora oggi considerato un pilastro dei cosiddetti Mostri Universal, ovvero i grandi classici horror che gli Studios tendono a riproporre, a più riprese, dagli anni ‘20: la pellicola di Stephen Sommers fu in grado di unire, all’epoca, commedia e romance, conquistando una vasta fascia di pubblico.

Nel capitolo originale, Fraser e Weisz interpretano un avventuriero scapestrato e cacciatore di tesori, Rick O’Connell, ed una libraia ed egittologa inglese operativa al Museo dell’Antichità del Cairo, Evelyn Carnahan. I due, con il fratello di lei, si recano ad Hamunapatra, la città egizia dei morti, risvegliando, per errore, la potentissima mummia di Imhotep, interpretata da Arnold Vosloo, che contribuì a creare un villain intenso, tragico e minaccioso allo stesso tempo.

Il personaggio di Evelyn muore nel secondo film, La Mummia – Il Ritorno (2001), dopo aver scoperto di essere la reincarnazione di una principessa egizia, anche se alla fine la donna viene riportata in vita dallo stesso Rick. Evelyn non è solo la sua storica compagna, ma è una donna brillante, appassionata e coraggiosa, che ha contribuito a rendere unica la saga, anche grazie alla sua alchimia con il protagonista maschile. 

Il successo straordinario dei primi due capitoli della saga fece sì che essa continuasse con altri film: infatti, nel 2002 esce anche lo spin-off, Il Re Scorpione, con Dwayne Johnson, che ha incassato oltre 180 milioni di dollari in tutto il mondo. Nel 2008, invece, esce La Mummia: La tomba dell’imperatore Dragone, in cui l’azione si sposta in Cina e dove, ad interpretare Evelyn, non c’è più l’apprezzatissima Weisz, ma Maria Bello, la cui performance non ha convinto i più appassionati. Nel 2017 si era tentata anche la strada del reboot, con protagonista Tom Cruise, che però non aveva convinto né pubblico, né critica, risultando un fiasco non in grado di dare il via a quel Dark Universe che avrebbe dovuto sviluppare una serie di avventure interconnesse al filone narrativo classico.

Lo stesso Fraser, nel 2022, si era espresso dicendo che “L’ingrediente che aveva la “sua” Mummia, e che non era stato presente nel film di Cruise, era il divertimento [..] La Mummia dovrebbe essere un’avventura emozionante, non terrificante e spaventosa”. Parlando all’Associated Press, inoltre, l’attore ha affermato che “il film che voleva veramente fare, non è mai stato realizzato”: nel 2008, infatti, La tomba dell’Imperatore Dragone aveva spostato l’azione in Cina, una scelta, secondo Fraser, legata soprattutto ad esigenze industriali, dal momento che la NBC deteneva i diritti per le Olimpiadi: “Lavorare a Shangai è stata un’esperienza incredibile, ma ho sempre desiderato realizzare un quarto film e ho aspettato vent’anni per quella chiamata [..] in modo da dare ai fans quel sequel che hanno aspettato per così tanto tempo”.

L’attesa del pubblico

I fans più longevi della saga hanno sempre rifiutato il reboot del 2017, ritenendolo troppo distante dal tono dei film originali: la nostalgia, in questo caso, costituisce un motore potente di cui gli Studios si servono sempre più spesso. Il progetto del quarto capitolo, infatti, è stato presentato con tutte le carte in regola per una produzione che possa regalare, al pubblico, un’esperienza fresca e affascinante, scatenando un immediato entusiasmo sui social e tra gli appassionati della saga.

L’attesa per questo nuovo capitolo della saga de La Mummia, che sappiamo solo essere in pre-produzione, è altissima, e le aspettative sono concentrate sull’equilibrio tra nostalgia e innovazione. Sebbene non ci siano ancora conferme ufficiali, si tratta di un progetto del tutto plausibile e in linea con l’evoluzione del cinema commerciale contemporaneo: se realizzato con cura, potrebbe trasformarsi in uno dei ritorni più sorprendenti e apprezzati degli ultimi anni. 

A cura di Arianna Pisciarino

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