Una carriera di circa quarant'anni, la sua, tra teatro, cabaret, tv e imitazioni. È partito dai locali, è diventato conduttore di "Affari tuoi" su Rai 1 sostituendo Flavio Insinna, ha recitato in fiction come "Distretto di Polizia", doppiato Gru in "Cattivissimo Me 4" e tanto altro.
Max Giusti, nato il 28 luglio 1968 a Roma, oggi 57enne, ha collezionato una serie di successi su tutti i fronti, intrattenendo continuamente il pubblico.
E inevitabilmente ci si chiede, mentre lo si osserva libero e sciolto muoversi sul palco, da dove tutto sia iniziato: chi sono i genitori che hanno forgiato il suo carattere nella Capitale?
Per quanto ha raccontato il conduttore stesso, intervistato a "Verissimo" a novembre 2025, entrambi lo hanno sempre supportato nel suo lavoro e si dicono più che fieri di lui, nonostante provengano da un'educazione totalmente diversa da quella che punta a un mondo d'arte e di spettacolo.

Max Giusti durante l'Opening Show delle Nitto ATP Finals 2025 all'Inalpi Arena, 6 novembre 2025.
Non è figlio d'arte ed è sempre stato di umili origini, Massimiliano Giusti (questo il nome all'anagrafe). Sua madre si chiama Anna ed è originaria di Norbello, in Sardegna.
Lavorava come commessa e cassiera in un negozio, un mestiere umile che richiedeva grande dedizione, tempo e sacrifici per la famiglia.
Giusti ha spesso raccontato come proprio sua madre gli abbia trasmesso valori per lui fondamentali e solidi, tra cui l'onestà e la determinazione, mentre lui, bambino, bloccava già contribuiva a supportarla come poteva.
Il conduttore la descrive come una madre paziente, silenziosa, in grado di sopportare. "Un vero e proprio angelo."
Il padre di Max si chiama Gianfranco, originario di Monterubbiano, nelle Marche. Seppur non nato direttamente a Roma, Massimiliano lo descrive come un romano doc, sia nei modi, sia nell'accento, che sembra quasi uscito da un film di Carlo Verdone.
Meccanico di professione, o operaio in contesti operai, incarna un po' la tipica figura di padre del dopoguerra: distante emotivamente, ma maestro di dignità e di dedizione nei confronti del lavoro.
Nonostante questa durezza, in fondo, ha spiegato Max, è un uomo molto sensibile. Durante la stessa intervista a "Verissimo", lo ha definito sicuramente burbero, anche nel modo di esprimersi, ma non bisogna lasciarsi ingannare troppo da quella corazza.
Giusti è cresciuto anche e soprattutto con i nonni paterni nel quartiere Portuense, a Casetta Mattei, proprio perché i suoi genitori lavoravano duramente. Le estati nelle Marche, tra Lido di Fermo e la casa dei nonni, hanno rafforzato quel legame con le radici marchigiane: suo nonno, in particolare, era del posto.
Max non ha fratelli o sorelle, ha vissuto un'infanzia casalinga per lo più da solo nella periferia di Roma, con genitori sempre al lavoro, o anche accompagnandoli in negozio. A "Verissimo" ha rivelato di aver ricevuto in vita sua il primo abbraccio da parte del padre a 50 anni. È stato per lui un momento importante e un episodio affettivo che ha sciolto le barriere emotive di un uomo che viene semplicemente definito con il sorriso di Max come "d'altri tempi".