Sono mesi di forte apprensione per Efeturi Enajite Olotewo, trentatré anni, e per il piccolo Jallow Zoel Soudou, di appena due anni, scomparsi da Zagarolo la mattina del 31 agosto 2025.
La donna si è allontanata con il bambino dalla comunità che li ospitava e da allora non è stato più possibile rintracciarli.
La scomparsa è stata segnalata immediatamente alle autorità competenti e, parallelamente, il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV ha avviato le verifiche e i primi accertamenti.
Un referente dell’associazione, intervistato in esclusiva da Tag24, ha ripercorso i punti essenziali di questa lunga e complessa vicenda, ancora irrisolta a distanza di tre mesi.
Si precisa che le informazioni contenute in questo articolo, relative alla scomparsa dell’uomo, provengono da una comunicazione diretta tra Tag24 e il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV.
«Efeturi è uscita dalla comunità di Zagarolo intorno alle 7 del mattino, portando con sé il piccolo Jallow», spiega il volontario.
«Secondo le informazioni raccolte, avrebbe detto di recarsi alla chiesa Evangelica del Casilino, ma dopo quell’uscita non è più rientrata e non vi sono stati ulteriori contatti».
«Stiamo cercando di capire se nelle settimane successive qualcuno li abbia visti nell’area del Casilino, Tor Bella Monaca, Borghesiana o zone limitrofe. Qualsiasi dettaglio può essere utile, anche retroattivamente».
«La donna è una donna alta circa un metro e settanta, corporatura robusta, pelle nera, occhi scuri e capelli corti — anche se spesso indossa una parrucca con capelli lisci neri», continua il referente.
«Quel giorno portava un vestito lungo a fiori arancioni, sandali aperti e una fascia di stoffa gialla usata come marsupio per sorreggere il bambino. Con sé aveva uno zainetto».
«Jallow, invece, è un bambino di due anni, indossava un giubbino verde militare e una copertina. Sono particolari che possono aiutare ancora oggi a riconoscerli».
«Non sappiamo se Efeturi e Jallow si trovino ancora nel Lazio o se possano essersi spostati altrove. L’unica certezza è che è necessario diffondere il più possibile la loro identità e i loro volti», sottolinea il Comitato.
«Se qualcuno li avesse incrociati, anche nei mesi passati, è fondamentale che lo segnali alle forze dell’ordine o direttamente a noi. Ogni testimonianza può riaprire la pista giusta».
«Invitiamo chiunque avesse informazioni a contattare immediatamente il 112 oppure il numero del Comitato: 388 189 4493».