L'inizio del dicembre 20225 ha segnato una svolta storica per la difesa europea: il Canada diventa il primo paese non UE ad aderire al fondo SAFE (Security Action for Europe), un meccanismo da 150 miliardi di euro per prestiti agevolati su armamenti congiunti, annunciato da Ursula von der Leyen e Mark Carney come "simbolo di priorità condivise" in un contesto di turbolenze geopolitiche. L'accordo garantisce alle imprese canadesi accesso ai mercati europei e viceversa, mentre 19 Stati membri hanno già presentato i piani di spesa.
Bruxelles e Ottawa hanno raggiunto un accordo: il Canada ha aderito al fondo di difesa SAFE (Security Action for Europe) dell'Unione europea. L’annuncio è arrivato l’1 dicembre 2025.
Il Canada è il primo paese non europeo ad aderire all'iniziativa. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il primo ministro canadese, Mark Carney, hanno definito l’accordo, in una dichiarazione congiunta, “il prossimo passo verso l'approfondimento della nostra cooperazione e un simbolo delle priorità condivise dall'Unione europea e dal Canada”.
L'adesione del Canada rappresenta inoltre un tassello importante negli sforzi di Ottawa per diversificare le partnership commerciali e le fonti di approvvigionamento del paese.
L'accordo offre al Canada l'accesso a progetti di difesa finanziati congiuntamente e consente alle aziende canadesi di partecipare a progetti di appalto congiunti sostenuti dall'UE. Ciò garantirà alle imprese canadesi del settore della difesa un accesso più ampio al mercato europeo e attirerà investimenti europei in Canada.
L'iniziativa da 150 miliardi di euro è stata annunciata all'inizio del 2025 in un contesto di crescenti tensioni tra i paesi europei e la Russia, mentre gli stati membri dell’UE intendono rafforzare la prontezza della difesa.
Il programma mira a offrire ai paesi membri prestiti agevolati per acquistare armamenti in collaborazione con altri partner. Tali prestiti saranno coperti dal bilancio dell’Unione europea. Si tratta dell'iniziativa di approvvigionamento congiunto più importante del blocco. Gli sati membri puntano a essere pienamente preparati a fronteggiare minacce esterne entro il 2030.
Nel quadro del programma SAFE, i paesi non europei possono contribuire per non più del 35 per cento al valore di un sistema d’arma finanziato dal programma. Il Canada potrebbe superare questa soglia, ma dovrebbe versare una quota proporzionata ai vantaggi che il paese e le sue imprese ricaveranno, valutata in base al PIL, alla competitività industriale e al livello di cooperazione con i produttori europei.
Il Commissario per la Difesa, Andrius Kubilius, aveva precedentemente comunicato che 19 dei 27 paesi dell'Unione intendono partecipare al programma.
All 19 Member States submitted their National Defence Investment plans for SAFE ????????
— Andrius Kubilius (@KubiliusA) December 1, 2025
15 Member States have included support for Ukraine????????. More than expected! And we talk about billions, not millions.
SAFE is vital for EU defence readiness and our industrial base.
#SAFE
Solo poche settimane fa, tuttavia, i colloqui tra Bruxelles e Londra sull'adesione del Regno Unito al fondo di difesa sono falliti. Il governo britannico ha respinto l’elevato costo della partecipazione, sostenendo che avrebbe superato quanto il paese era disposto a investire.