Una storia familiare complessa, la sua, segnata dall'assenza di un padre e dalla forza di una madre giovane che l'ha cresciuta.
Sabrina Salerno è nata a Genova il 15 marzo 1968 da una mamma appena diciottenne e da un uomo che si è allontanato per anni, rifiutando di riconoscere sua figlia alla nascita.
Un periodo della vita che la showgirl continua a raccontare a cuore aperto. Un vuoto sentito e recuperato solo dopo l'adolescenza.
Della madre di Sabrina Salerno si conoscono i dettagli legati alla giovinezza. Ha avuto sua figlia a soli 18 anni, in un contesto in cui la gravidanza non è stata semplice né sostenuta dalla presenza del compagno. Rimasta sola dopo l’abbandono del padre della bambina, ha lavorato in ambito sanitario (infermiera) e ha fatto affidamento sulla famiglia di origine, facendo crescere Sabrina con i nonni materni tra Genova e Sanremo.
Sono stati i nonni e la mamma, infatti, a crescerla e a essere il suo punto di riferimento affettivo stabile, nonostante la fragilità della situazione economica e l’assenza di una figura paterna strutturata.
La madre ha scelto di tenere la figlia e di portare avanti la gravidanza pur sapendo di non poter contare sul sostegno del compagno, scelta che Sabrina ha spesso ricordato come un atto di grande coraggio. Anche se il nome della madre di Sabrina non viene quasi mai divulgato, proprio per tutelarne la riservatezza, il suo ruolo viene descritto spesso dalla showgirl come fondamentale nella costruzione della sua identità personale e professionale.
Suo padre l'ha conosciuto tardi. È noto ormai da anni che se ne sia andato, lasciando la madre subito dopo la gravidanza, rifiutando di riconoscere la figlia alla nascita e che si sia tenuto lontano sia dal percorso di crescita di Sabrina sia dal suo successo nel mondo dello spettacolo per molti anni. La cantante ha raccontato di averlo rintracciato per la prima volta a 12 anni.
Un colpo di testa. Era curiosa, spaesata. Ha trovato il suo nome tramite l’elenco telefonico, ma quell’incontro non ha portato a un vero rapporto tra i due: il padre ha continuato a negare il riconoscimento e a prendere le distanze da lei.
"Non solo non mi ha mai accettata, ma raccontava che fosse una storia inventata che io sono sua figlia, quando io invece ero la sua fotocopia."
Ha raccontato, ospite alla trasmissione Obbligo o verità, con Alessia Marcuzzi. Ecco l'estratto in cui approfondisce il burrascoso rapporto con suo padre:
Solo a 45 anni, spinta anche da una sorella con cui condivide proprio suo padre, Sabrina ha deciso di sottoporsi a un test del DNA che ha portato al riconoscimento legale.
E così, dopo decenni, si è chiusa una ferita. Nel 2019, poco prima della morte del padre, i due hanno provato ad avviare un rapporto più emotivo: i due hanno fatto pace e per alcuni mesi hanno cercato di recuperare il tempo perduto, ma il tentativo si è interrotto con la sua scomparsa nell’estate di quello stesso anno.
Sabrina ha infatti dichiarato: