02 Dec, 2025 - 10:28

Jennifer Sterlecchini, 9 anni fa l'omicidio. La madre: "Manca ogni giorno, non perdono l'assassino"

Jennifer Sterlecchini, 9 anni fa l'omicidio. La madre: "Manca ogni giorno, non perdono l'assassino"

Sono passati nove anni dal giorno in cui la figlia, Jennifer Sterlecchini, 26 anni, le fu uccisa a due passi dal compagno che aveva appena lasciato. Le ultime parole che ricorda di averle sentito pronunciare non potrà mai dimenticarle: "Aiuto, mamma, mi sta ammazzando".

Fabiola Bacci vive ancora nel dolore di quei momenti. "Ricordo che mi sentii impotente", racconta a Tag24. "Ero bloccata: mia figlia gridava e io non potevo fare nulla per salvarla". Il suo assassino, Davide Troilo, è stato processato con il rito abbreviato e condannato a 30 anni. 

Chi era Jennifer Sterlecchini, uccisa a 26 anni 

Jennifer era una ragazza solare, piena di vita, sorridente. Lo si capisce dalle foto che circolano in rete, ma anche dalle parole di sua madre, Fabiola: "La chiamavamo 'ciclone', perché emanava energia. Amava viaggiare e avrebbe voluto trasferirsi in Spagna. Mi diceva: 'Quando mi sarò sistemata mi raggiungerai". 

Un anno prima dell'omicidio, aveva perso il padre. "Era comunque riuscita a laurearsi e a costruirsi una vita, trovando lavoro in un negozio di scarpe", racconta la mamma. "Era amata da tutti, non solo da noi familiari. Ancora oggi sento la titolare del negozio, che le era molto affezionata. Quando è morta, ha voluto regalarle un vestito da sposa: l'abbiamo sepolta così". 

Folla nella chiesa del Beato Nunzio Sulprizio per l'ultimo saluto a Jennifer Sterlecchini - 9 dicembre 2016.

L'omicidio raccontato dalla madre Fabiola

Il 2 dicembre 2016, la ragazza si era recata insieme alla madre nella casa che aveva condiviso con il compagno Davide Troilo, già divorziato e con un figlio, nel Chietino. "Non c'erano mai stati segnali di violenza, lei aveva solo deciso di lasciarlo. Andammo con un furgoncino a prendere le ultime cose", ricorda Fabiola.

"A un certo punto, io scesi per aprire la macchina, Troilo chiuse la porta dell'appartamento a chiave e iniziò a colpirla. Sentivo Jennifer urlare e chiedere aiuto, ma non potevo fare niente". Quando soccorritori e forze dell'ordine arrivarono, allertati dalla donna e dai vicini, la 26enne era già morta.

Troilo era al suo fianco, ferito. "Dopo averla uccisa, era andato in bagno e si era procurato qualche ferita superficiale, per dire che era stata Jennifer a iniziare. Una scena agghiacciante, una pantomima", racconta la madre, che a distanza di nove anni sente ancora la rabbia di quei momenti.

La lettera di scuse di Davide Troilo dal carcere

"È un po' come se mi avessero condannato all'ergastolo", spiega. Mentre Troilo, che ha beneficiato del rito abbreviato, "se l'è cavata con 30 anni e un giorno sarà fuori". Recentemente, ha inviato a Fabiola e al fratello di Jennifer, Jonathan, una lettera di scuse.

"Sono convinta che l'abbia fatto solo per ottenere premi o ulteriori sconti di pena. Non ha mai nominato mia figlia". Nella missiva, Troilo scrive, in pratica, di non essere riuscito ad accettare la decisione della giovane di lasciarlo.

"Ha rovinato la nostra vita e ora ci chiede perdono, ma io non sono Dio, non riesco a perdonarlo", prosegue la donna. Le sue parole non nascondono il dolore, reso ancor più insopportabile "dall'arrivo del Natale, che amplifica le mancanze". "Jennifer mi manca ogni giorno da nove anni - conclude - siamo tutti un po' spariti insieme a lei". 

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