Negli ultimi anni la space economy è diventata un tema centrale anche per le amministrazioni regionali italiane. Piemonte, Lombardia e Veneto hanno investito in iniziative che coinvolgono imprese, centri di ricerca e distretti tecnologici, mostrando interesse verso un settore capace di influenzare ambiente, sviluppo economico e innovazione.
In questo scenario, il Veneto si distingue per una scelta chiara: affiancare alla dimensione industriale un percorso dedicato ai giovani e alle loro competenze digitali. Una linea che prende forma nella challenge europea VeneTo Stars, progetto che nel 2026 arriva alla sua quarta edizione.
Nel Nord Italia il settore aerospaziale è sostenuto attraverso iniziative che puntano principalmente sulla crescita industriale. In Piemonte, Torino ospita appuntamenti internazionali dedicati all’aerospazio e alla difesa, diventando punto di riferimento per aziende e operatori del settore. In Lombardia, il Lombardia Aerospace Cluster riunisce imprese e centri di ricerca che collaborano allo sviluppo di tecnologie legate ai sistemi avionici e ai satelliti.
Sono iniziative che guardano soprattutto alla filiera produttiva: rafforzare competenze, attrarre investimenti e consolidare distretti innovativi. Tuttavia, queste strategie coinvolgono meno direttamente i giovani, che restano ai margini dei processi di innovazione. Il Veneto ha scelto un approccio diverso, unendo eventi internazionali come Space Meetings Veneto a un percorso dedicato all’inclusione attiva delle nuove generazioni.
Nata nel 2023, VeneTo Stars è la challenge europea rivolta a giovani tra i 18 e i 25 anni, chiamati a sviluppare idee e soluzioni basate sui dati satellitari. In tre edizioni ha raccolto numeri significativi: oltre 150 giovani innovatori, provenienti da 14 Paesi europei, sostenuti da più di 40 partner tra istituzioni, università, centri di ricerca e imprese.
Il progetto invita i partecipanti a confrontarsi con sfide reali legate al territorio: dall’agricoltura al mare, ai beni culturali e siti del patrimonio UNESCO. I finalisti presentano i loro prototipi durante l’evento internazionale Space Meetings Veneto, entrando in contatto con esperti, imprese e mentor. È in questo contesto che assume particolare rilievo la posizione del presidente Luca Zaia, che ha più volte sottolineato il ruolo delle nuove generazioni nello sviluppo del settore spaziale.
Gli abbiamo rivolto una domanda diretta sul perché il Veneto abbia scelto di puntare così decisamente sui giovani all’interno della space economy. Presidente Zaia, perché investire sui giovani attraverso progetti legati allo spazio e ai dati satellitari?
«I giovani non sono spettatori ma protagonisti del futuro. Le loro competenze e la loro creatività sono fondamentali per affrontare le sfide che ci aspettano. L’innovazione nasce dalle nuove generazioni e la space economy offre opportunità straordinarie, anche per chi oggi sta ancora studiando. Dare spazio allo spazio significa creare occasioni concrete per far crescere idee e professionalità che serviranno al Veneto e all’Italia nei prossimi anni»
La visione espressa dal presidente si traduce in un percorso che non si limita alla promozione dell’industria aerospaziale, ma apre una strada in cui la formazione e l’innovazione giovanile diventano parte integrante del sistema regionale.
A cura di Ilenia Zambonin