Leva militare, chi (e come) dovrebbe vestire la divisa di soldato in Italia: parla il Generale Camporini

Cosa ne pensa il Generale Vincenzo Camporini dell'idea lanciata dal ministro della Difesa Guido Crosetto di riformulare la leva militare in Italia? 

È giusto che entriamo nell'ordine di idee che la nostra democrazia va salvata da un pericolo imminente?

Ed è vero che è la Russia la nazione contro cui dobbiamo prepararci a combattere?

Di tutto questo, oltre che di altri temi, ha parlato a Tag24.it uno dei Generali del nostro esercito più conosciuti e apprezzati.

Il Generale Camporini sull'idea di leva militare lanciata dal ministro Crosetto

Prima di tutto, il Generale Vincenzo Camporini ha tenuto a chiarire qual è la vera idea di leva militare che ha rilanciato il ministro della Difesa Guido Crosetto:

Il ministro ha parlato di qualcosa di volontario, nulla di obbligatorio. Come del resto stanno facendo già in Francia e in Germania. L'articolo 52 della nostra Costituzione sancisce che la difesa del nostro Paese è un dovere sacro di tutti i cittadini. È l'unica volta in cui viene utilizzato questo aggettivo nella nostra Carta fondamentale, e non a caso...

L'obbligatorietà della leva militare in Italia viene esercitata, comunque, nel quadro delle leggi vigenti. E nel 2004 si è deciso di sospenderla, almeno come la si era conosciuta fino ad allora. 

Ad oggi, quindi, abbiamo questa situazione: la leva è sospesa. Ma gli arruolamenti sono aperti a tutti coloro che magari vogliono spendere anche solo qualche mese della loro vita lontana dai videogiochi...

ha chiarito Camporini.

La riserva di 10 mila uomini

Guido Crosetto, la scorsa settimana, ha delineato uno scenario secondo il quale l'Italia avrebbe bisogno di una riserva di almeno 10 mila uomini. Che significa?

Il Generale Camporini ha risposto così:

Le forze armate oggi assolvono anche a esigenze di carattere civile. Ma naturalmente lo fanno assorbendo personale a discapito del ruolo primario delle forze armate. Avere una riserva di 10 mila o più persone ne libererebbe altrettante per missioni che sono più consone alla difesa degli interessi nazionali, sia in Italia che fuori

Il Generale Camporini, quindi, crede che l'idea di Crosetto di creare la riserva sia giusta: 

Segue la logica di avere di nuovo la disponibilità di operatori allo stato attualei impegnati in operazioni come Strade sicure che, secondo me, andrebbero ripensate molto radicalmente

In altre parole: per Camporini, non è pensabile continuare a utilizzare soldati per mantenere l'ordine pubblico nelle nostre città:

Strade sicure sottrae uomini alle forze armate solo per dare una tranquillità d'animo ai cittadini: i militari, in città, non hanno alcun potere giuridico. E poi: in Europa, abbiamo già il più alto rapporto tra chi è preposto al mantenimento dell'ordine pubblico e numero di cittadini. Con polizia, carabinieri, Guardia di finanza, non c'è alcun bisogno di aggiungere anche gli uomini dell'esercito

A detta di Camporini, quindi, presto dobbiamo attenderci delle novità perché anche il mondo della politica si è fatto la stessa idea.

Il pericolo Russia

Spostandoci sul fronte internazionale, a Camporini, Tag24 ha chiesto chiaro e tondo se la Russia di Putin rappresenta davvero una minaccia:

Questo dipende da chi ci consideriamo di essere. Io mi considero italiano ed europeo. Quindi, io una minaccia l'avverto. Che ce ne sia una nei confronti di Stati europei appartenenti anche alla Nato, come i Paesi baltici, io credo che sia indubbio. Putin, del resto, l'ha detto chiaramente: vuole riprendersi i Paesi ex sovietici. Ma oggi, quei Paesi sono europei e fanno parte della Nato...

I modelli da seguire

Tornando alla leva, a Camporini piace il modello svizzero o finlandese. In questi Paesi, la leva è obbligatoria. Poi si torna a casa, ma si viene richiamati periodicamente per degli aggiornamenti. In questo modo si viene a creare una riserva di uomini naturale, per così dire.

In Germania, invece, c'è l'obbligatorietà della visita medica aggiornata in modo tale che le autorità abbiano sempre un quadro aggiornato delle persone realmente a disposizione e dei potenziali richiamati:

Da noi, invece, i Comuni hanno l'obbligo di avere liste aggiornate per la leva. Ma non so quanto questa legge venga rispettata davvero...

Per il Generale, allora, il modello migliore è quello che maggiormente combacia con il sostrato sociale del Paese dove si applica.

In Finlandia tutti sono ben contenti di prestare servizio militare perché tutti avvertono l'importanza di essere preparati. Da noi, invece, credo che l'idea di Crosetto possa essere un giusto compromesso, senza che nessuno possa abbandonarsi a grida di dolore