Papa Leone XIV, durante il volo che da Istanbul l'ha condotto a Beirut per la seconda tappa del suo primo viaggio apostolico fuori dall'Italia, ha rinnovato l'appello per una soluzione che veda due popoli e due Stati a proposito del conflitto israelo-palestinese.
Prevost, confermando la linea del Vaticano, ha espresso l'auspicio che si giunga a una vera pace tra i due popoli con un riconoscimento reciproco sebbene ad oggi il governo Netanyahu non voglia concederlo alla controparte.
Queste parole sono arrivate dopo che il Pontefice ha avuto occasione di sottolineare il ruolo di mediatore della Santa Sede e del presidente turco Erdogan.
Sul volo che lo conduceva a Beirut, Papa Leone XIV ha definito la soluzione dei "due Stati" l'unica percorribile per porre fine al conflitto.
Prevost ha tenuto presente che Israele non l'accetta ancora. Ma ha ribadito l'amicizia vaticana verso entrambe le parti.
Il Papa, quindi, ha auspicato un ruolo mediatore per la Turchia e ha invocato giustizia per tutti, in linea con gli appelli precedenti.
sono state le parole del capo della Cristianità.
Papa Leone XIV enfatizza una mediazione equilibrata e concreta, definendo i due Stati "l'unica soluzione possibile" con amicizia esplicita verso Israele.
Questo, con modi sostanzialmente diversi rispetto a Papa Francesco. Bergoglio, infatti, con la sua postura terzomondista e in conflitto con le democrazie liberali con un'economia di mercato, ha sempre usato toni molto più duri nei confronti di Israele, arrivando a interrogarsi su un possibile "genocidio" a Gaza e accusando squilibri nelle condanne.
Francesco insisteva su cessate il fuoco immediato, la liberazione degli ostaggi e gli aiuti umanitari. Ma negli anni si è attirato critiche di essere un uomo politicamente schierato nonn sempre in maniera coerente.
Leone XIV, invece, ha un approccio meno radicale, più diplomatico e aperto alle ragioni di tutti.
E questo molti osservatori lo notano anche sul fronte del conflitto russo-ucraino. A differenza di Bergoglio, infatti, ha sempre indicato con precisione che da una parte c'è un Paese invasore e dall'altro uno che si sta difendendo con tutte le sue forze. Papa Francesco, talvolta, lo dimenticava.