30 Nov, 2025 - 12:55

La nuova frontiera della difesa Usa: la mappa East-Up cambia il futuro della sicurezza in Asia

La nuova frontiera della difesa Usa: la mappa East-Up cambia il futuro della sicurezza in Asia

Il generale Xavier T. Brunson delle Forze statunitensi in Corea (USFK) ha accennato una nuova rappresentazione geografica e strategica chiamata "mappa East-Up". Questa rivoluzionaria prospettiva cartografica rappresenta una vera e propria riorganizzazione delle visioni geopolitiche nell’Indo-Pacifico.

La mappa pone al centro la Corea del Sud come fulcro di una nuova strategia militare regionale. Attraverso questa mappa la penisola coreana assume un ruolo centrale. La visione assume una particolare importanza in un contesto di costanti cambiamenti nell’ordine globale e di interazione diretta con Cina, Russia e Corea del Nord.

La visione offre nuovi strumenti concettuali per comprendere e rafforzare le relazioni di sicurezza multilaterale nella regione. In un certo senso, collega le realtà strategiche che tradizionalmente venivano viste come distanti o isolate.

La mappa East-Up: nuova prospettiva

La "mappa East-Up" rivoluziona l’orientamento geografico tradizionale: ruota la mappa con l'est più in alto anziché il nord e mette così in evidenza nuovi rapporti strategici. Questo cambiamento trasforma la percezione del teatro indo-pacifico e mostra la Corea del Sud come un fulcro strategico. In particolare, la distanza tra la base militare di Camp Humphreys nel paese asiatico e i centri di potere rivali viene sorprendentemente ridotta: solo circa 253 km da Pyongyang in Corea del Nord, 999 km da Pechino in Cina e circa 800 km da Vladivostok in Russia.

Ciò fa della Corea del Sud una piattaforma chiave per esercitare pressione e deterrenza militare nei confronti delle forze russe, cinesi e nordcoreane.

L’orientamento East-Up mette in luce come la penisola possa imporre costi militari concreti, ad esempio limitando le manovre navali o contrastando efficacemente le attività marittime nella zona di mare tra Corea del Sud e Cina.

Parallelamente, questa prospettiva consente di comprendere meglio il ruolo della Corea del Sud non solo come semplice avamposto difensivo, ma come un nodo attivo e centrale nell’architettura di sicurezza regionale degli Stati Uniti e dei loro alleati.

La mappa dà anche una nuova lettura alla percezione secondo cui le forze statunitensi schierate nel territorio sudcoreano sono viste come una minaccia immediata e concreta, e non distante e difficilmente raggiungibile, aumentando così il valore deterrente del posizionamento attuale.

Il triangolo strategico Corea–Giappone–Filippine

Una delle intuizioni più rilevanti della mappa East-Up riguarda la creazione di un triangolo strategico che collega Corea del Sud, Giappone e Filippine, tre alleati chiave degli Stati Uniti nella regione indo-pacifica. Questa configurazione geografica si traduce in una rete integrata di difesa e deterrenza multilivello emergente, dove ciascuno dei vertici del triangolo assume un ruolo complementare.

La Corea del Sud funge da perno nordico, offrendo profondità strategica e un punto di osservazione essenziale verso i principali attori rivali, grazie anche alle proprie capacità militari sofisticate e all’intelligence avanzata. Il Giappone, con la sua forza marittima tecnologica e il controllo di importanti corridoi marittimi nel Pacifico occidentale, rappresenta il nodo marino e tecnologico, capace di assicurare mobilità e reattività rapida lungo l’arco strategico. Infine, le Filippine rappresentano il punto sud, strategicamente situate all’ingresso del Mar Cinese Meridionale, controllando vie di comunicazione vitali che collegano l’Oceano Pacifico all’Oceano Indiano.

La combinazione di questi tre paesi forma così un “arco deterrente” multilivello, capace di rispondere rapidamente a crisi che spaziano dalla penisola coreana fino a Taiwan e al Sud-Est asiatico. Non si tratta, quindi, solo di relazioni bilaterali, ma di un sistema di cooperazione che migliora la condivisione delle informazioni, la prontezza operativa e la pressione strategica sugli avversari nella regione.

La geografia come fondamento della strategia militare

La geografia, da sempre, rappresenta un pilastro fondamentale per qualsiasi strategia militare e di sicurezza. Con la mappa East-Up si sottolinea come la percezione geografica stessa possa influenzare l’efficacia strategica, evidenziando opportunità e vantaggi finora oscurati dalle tradizionali rappresentazioni cartografiche.

Governare le relazioni geopolitiche e militari nell’Indo-Pacifico richiede un cambio di mentalità nella strategia militare e nella gestione delle alleanze.

Per Washington e i suoi alleati, questa mappa apre nuove prospettive per rafforzare la deterrenza e prepararsi alle sfide di un Indo-Pacifico segnato da crescenti tensioni geopolitiche e militari.

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