30 Nov, 2025 - 11:00

Flamengo boom boom: chi è l'ex Juve che regala la quarta Libertadores?

Flamengo boom boom: chi è l'ex Juve che regala la quarta Libertadores?

Sembrava una finale destinata ai supplementari, una di quelle notti che non vogliono scegliere un vincitore. Due colossi del calcio brasiliano, Flamengo e Palmeiras, bloccati in una tensione quasi teatrale davanti a un continente intero che tratteneva il respiro.

All’Estadio Monumental di Lima non c’erano solo undici giocatori per parte: c’erano decenni di rivalità, identità, orgoglio di Rio contro orgoglio di San Paolo.

E proprio quando tutto lasciava immaginare che la Libertadores sarebbe sfuggita dalle mani di tutti per un altro istante interminabile… è arrivato un nome che nessuno si aspettava. E il destino si è compiuto.

Chi è l'ex Juve che fa vincere al Flamengo la 4ª Libertadores? 

Il verdetto è scritto: Flamengo 1 – Palmeiras 0. La notte in cui il club rossonero diventa la prima squadra brasiliana della storia a sollevare quattro volte la Copa Libertadores.

E il sigillo finale porta un’unica firma. Sapete di chi? Di Danilo, ex giocatore e capitano della Juventus. Il titolo, dunque, porta il nome del difensore passato per Juventus, Real Madrid e Santos — con una Libertadores già vinta nel 2011 — Danilo si ritrova improvvisamente al centro della storia, autore del gol più importante della sua carriera.

Una redenzione sportiva, un ritorno alle origini, un urlo liberatorio che lo consegna per sempre alla mitologia del club carioca. Accanto a lui, tanti volti noti alla Serie A hanno contribuito allo spettacolo: Alex Sandro, Jorginho e Pulgar tra i rossoneri, Gómez e Pereira tra i verdi. Una finale che ha parlato anche italiano.

Il racconto della finale: un equilibrio feroce, un lampo e un urlo che scuote il continente

La partita del 29 novembre 2025 è stata tutto fuorché spettacolare nel senso classico: è stata viscerale, intensa, carica di duelli e muscoli. Flamengo aggredisce subito, senza paura, ma il Palmeiras risponde colpo su colpo, chiudendo gli spazi e cercando ripartenze velenose.

Nella ripresa il clima diventa incandescente. Un tiro velenoso di Arrascaeta sembra destinato alla rete dopo un errore di Murilo, ma Gustavo Gómez — anche lui con un passato in Serie A (Milan) — salva tutto con un intervento disperato. È solo un preludio.

Al 67’ succede l’imprevisto: angolo per il Flamengo, Danilo sale in cielo, colpo di testa perfetto, palla che batte sul palo e si infila in porta. Per un attimo sembra che il tempo si sia fermato; poi lo stadio esplode.

Il Palmeiras prova l’assalto finale, Felipe Anderson entra per aumentare la fantasia, e López sfiora l’1-1 nel concitato finale. Ma nel recupero è addirittura il Flamengo ad andare vicino al 2-0, difendendo poi il risultato con le unghie e con i denti fino all’ultima stilla di energia.

Triplice fischio: il continente è rosso e nero.

Una conquista che cambia gli equilibri del calcio brasiliano

Con questo trionfo, il Flamengo riscrive la storia:

  • Libertadores vinte: 1981 — 2019 — 2022 — 2025
  • Brasile a 25 successi totali nella competizione, più dell’Argentina
  • Rivalità Rio vs San Paolo ora ai massimi livelli: anche in campionato il Flamengo è davanti al Palmeiras

Non è solo una vittoria. È una dichiarazione di potere. Il Flamengo non è più soltanto un grande club: è un impero che domina il presente e guarda al futuro senza paura.

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