La serie turca Tradimento (Aldatmak nel titolo originale) arriva al suo atteso epilogo in Italia venerdì 28 novembre su Canale 5, chiudendo il cerchio sulle tormentate vicende della giudice Guzide Ozguder, interpretata dalla celebre Vahide Percin.
La storia, che sin dall'inizio ha mostrato le fragilità nascoste dietro l'apparente perfezione di una famiglia modello, si conclude con un finale pieno di colpi di scena, ma che regala alla protagonista un sofferto, quanto meritato, lieto fine.

Dopo due stagioni dominate da bugie, segreti e dolorose verità, è tempo di scoprire il destino di chi ha tradito e la serenità ritrovata di chi ha lottato con coraggio.
Il primo grande enigma sciolto nell'epilogo riguarda il destino di Tarik Murat Yenersoy, l'ex marito di Guzide, un personaggio subdolo e manipolatore. La giudice aveva già scoperto il suo tradimento, ma le indagini svelano un lato ancora più oscuro dell'uomo: è un assassino.
L'omicidio di un suo socio in affari viene a galla grazie a un filmato di sorveglianza, prova cruciale ottenuta da Guzide grazie all'aiuto di Tolga Kasifoglu e del suo team di esperti informatici. Dopo un disperato tentativo di chiedere perdono a Guzide, che resta irremovibile, Tarik viene arrestato dalla polizia per il delitto.
Il secondo, e forse più drammatico, colpo di scena si concentra su Tolga. L'uomo, infatti, scopre una sconvolgente verità che Oylum e Kahraman avevano tentato di nascondere: è lui il vero padre del piccolo Can.
Sconvolto dalla scoperta, Tolga agisce impulsivamente: rapisce il bambino con l'intenzione di fuggire dal paese insieme alla moglie Selin Atamanoglu. Il tentativo di fuga viene però interrotto da suo padre, Oltan, dando il via a un duro scontro.
La tensione culmina con l'arrivo di Ipek Okuyan, moglie di Oltan, che impugna una pistola. In una tragica fatalità, parte un colpo accidentale che ferisce a morte Tolga, il quale muore tra le braccia del padre. Ipek viene immediatamente arrestata.
La morte di Tolga è un punto di non ritorno che, paradossalmente, costringe molti personaggi a fermarsi e riflettere. La scia di eventi drammatici non si ferma alla tragedia di Tolga. Anche Yesim, tormentata dai sensi di colpa per aver ucciso la sua amica Burcu, decide di costituirsi.
Con Tarik in prigione, chiede a Guzide di prendersi cura della piccola figlia, Okyu. Tuttavia, l'istinto materno ha la meglio e, un attimo prima di confessare, Yesim si ferma, non sopportando l'idea di lasciare la bambina senza i suoi genitori. Il destino, però, interviene in modo brusco: poco dopo, Yesim muore in un tragico incidente travolta da un tram, chiudendo così la sua travagliata esistenza.

Passa un anno e il finale della serie ci trasporta in un'atmosfera completamente diversa. La famiglia Yenersoy ha finalmente trovato la tanto desiderata serenità. Guzide, più forte e consapevole che mai, ha ritrovato l'amore sincero e stabile di Sezai, che è diventato un punto di riferimento fondamentale per lei e per la piccola Okyu, della quale la giudice si prende cura come promesso a Yesim.
Oylum, la figlia minore, è in dolce attesa del suo secondo figlio con Kahraman. Ozan, il figlio maggiore, ha trovato il suo personale equilibrio. Anche le dinamiche con personaggi esterni si sono pacificate: Mualla Dicleli e Ilknur Gulsoy sono presenti.
Persino Oltan, segnato dalla perdita del figlio ma desideroso di una nuova vita, partecipa ai momenti familiari, dedicandosi al nuovo ruolo di nonno. L'unica assente è Selin, che ha scelto di ricoverarsi in una clinica psichiatrica per elaborare il lutto e l'accaduto, ma anche per lei c'è speranza: Oltan le ha promesso un posto nella sua azienda una volta dimessa.
Le scene conclusive della dizi, che mostrano la famiglia riunita per festeggiare il secondo compleanno del piccolo Can, sono un vero momento di emozione.
Guzide osserva i volti sereni dei suoi cari, consapevole che le ferite profonde sono state curate dall'onestà e dall'amore. Il messaggio del finale è chiaro: il percorso verso la verità è stato devastante, pieno di perdite e dolore, ma è stato l'unico modo per spazzare via l'illusione di una vita perfetta e costruire un futuro basato sulla sincerità e sul legame familiare autentico.