28 Nov, 2025 - 16:07

La ricetta di Mattarella per venire fuori dall'inverno demografico: come fare più figli

La ricetta di Mattarella per venire fuori dall'inverno demografico: come fare più figli

L’intervento del presidente Sergio Mattarella agli Stati generali della natalità tenutisi a Roma ha posto nuovamente al centro dell’attenzione il tema cruciale della natalità in Italia.

In una fase storica caratterizzata da un calo demografico senza precedenti, il Capo dello Stato ha sottolineato l'importanza di un impegno collettivo e di politiche pubbliche mirate per garantire un ambiente favorevole alla genitorialità, ribadendo il valore umano e sociale della nascita di nuovi cittadini.

L’incontro ha richiamato istituzioni, realtà sociali e forze politiche a un’alleanza condivisa per contrastare efficacemente il declino demografico e sostenere concretamente le giovani generazioni.

Cosa ha detto Mattarella agli Stati generali della natalità

Nel suo discorso agli Stati generali della natalità, Mattarella ha evidenziato che la questione demografica non è solo un dato statistico, ma riflette la libertà e il progetto di vita di un popolo.

Ha ricordato come l’equilibrio demografico rappresenti il termometro di una società che deve porre i cittadini nella condizione di esprimere pienamente la loro vocazione alla genitorialità, in un clima di libertà responsabile e solidarietà.

Il Presidente ha ribadito che “non siamo condannati al declino” ma serve una coscienza collettiva capace di costruire reti di protezione per la maternità, l’infanzia e la gioventù, sottolineando come il tema della natalità sia intrinsecamente legato al ruolo delle istituzioni e alle politiche pubbliche.

Inoltre, ha posto l'attenzione sulla necessità di conciliare natalità e integrazione dei migranti, considerandoli parte integrante della coesione sociale.

Le politiche da mettere in campo per aiutare i giovani

Per sostenere i giovani e favorire la natalità, Mattarella ha richiamato l'urgenza di mettere in campo misure strutturali e non solo interventi temporanei.

Il Piano nazionale per la famiglia 2025-2027 prevede misure di sostegno nella prima infanzia, potenziamento dei servizi di cura e promozione di figure di supporto ai genitori nei primi mille giorni di vita del bambino.

Fondamentale è anche l’attenzione alla conciliazione tra tempi di lavoro e vita privata, per liberare i giovani dall’insostenibile pressione che spesso impedisce loro di decidere per la genitorialità.

Tra le iniziative del governo, invece, spiccano il bonus nascite, il quoziente familiare e congedi parentali più estesi.

Tuttavia, Mattarella ha sottolineato che servono politiche ancora più incisive per fronteggiare la drammatica diminuzione delle nascite, specie nelle aree più svantaggiate come le isole e le aree interne.

Il Capo dello Stato ha lanciato un appello alle forze politiche e sociali affinché si punti a un’azione condivisa e coordinata, che metta al centro la persona e la famiglia, superando le divisioni e investendo nel futuro del Paese. Questo implica anche una visione di lungo termine in grado di coinvolgere tutte le istituzioni, dalla scuola al lavoro, dal welfare ai servizi territoriali, per accompagnare efficacemente le scelte di vita delle nuove generazioni.

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