Gilmour quando rientra se si opera? Allarme Napoli: rischio stop fino al 2026

L’emergenza a centrocampo in casa Napoli non accenna a fermarsi e ora rischia di trasformarsi in un vero incubo. Dopo gli stop pesanti di De Bruyne e Anguissa, anche Billy Gilmour è ai box e il suo futuro a breve termine si complica ogni giorno di più.

Lo scozzese è alle prese con una fastidiosa pubalgia e, dopo un consulto medico in Inghilterra, sta valutando seriamente l’ipotesi dell’intervento chirurgico.
Un dettaglio che potrebbe cambiare — e peggiorare — completamente le prospettive di rientro.

Gilmour quando rientra se si opera? 

Le tempistiche sono chiare: se Gilmour decidesse di operarsi, i tempi di recupero si allungherebbero sensibilmente. La stima più realistica parla di circa 45 giorni di stop, ma con il rischio concreto di arrivare al 2026 per rivederlo in campo al 100% e senza ricadute.

La pubalgia è un infortunio subdolo che richiede pazienza, e lo staff medico non vuole correre rischi: un rientro affrettato potrebbe compromettere l’intera stagione.

Com’è nato l’infortunio: la partita che ha cambiato tutto

Il problema fisico è iniziato il 1° novembre, nel match contro il Como. Da lì in avanti il dolore non ha dato tregua. Prima cure conservative, poi consulti specialistici, ora l’ipotesi più temuta: l’operazione.

Il Napoli sperava di recuperarlo in tempi brevi, ma la situazione si è complicata a tal punto da ribaltare i piani.

Emergenza totale a centrocampo: cosa può succedere ora

Con De Bruyne, Anguissa e Gilmour fuori contemporaneamente, il centrocampo azzurro rischia il blackout. La società dovrà valutare seriamente un intervento sul mercato o soluzioni interne immediate per evitare il crollo nei prossimi impegni.
Il calendario non aiuta e perdere Gilmour proprio adesso sarebbe un durissimo colpo tecnico e psicologico.

Napoli in ansia, decisione nelle prossime ore

Gilmour prenderà una decisione a breve. Se sceglierà l’intervento chirurgico, il suo rientro slitterà oltre il 2025, con un ritorno a pieno regime presumibilmente solo nel 2026.

Tifosi, società e staff tecnico tengono il fiato sospeso: la scelta dello scozzese potrebbe cambiare il destino della stagione azzurra.