Per una pittrice essere apprezzata è un obiettivo importante. Riuscire a farsi notare quando si è ancora in vita è un vanto che in pochi possono ostentare. Lei, addirittura, è giovanissima. Abbiamo avuto modo di fare due chiacchiere con Laura Aprile.  Ecco cosa ci ha raccontato sulla sua attività. 

Laura Aprile, professione pittrice. TI definisci così?
Mi definisco pittrice perché sono una pittrice, essendo questo, uno dei tanti aspetti connaturati alla mia persona. Un po’ come essere bionda e avere gli occhi scuri, per intendersi. La pittura non è una professione che ho scelto, ma una vocazione che mi ha scelta da bambina.
 
Quanto è facile oggigiorno lavorare nel mondo dell’arte e della cultura? Sono davvero dei settori così in crisi?
Lavorare è una corrispondenza del desiderio. Tengo a precisare che nel mio caso ( come credo per qualunque artista), il lavoro è la corrispondenza di un fatto passionale. La pulsione emotiva si sposa a una conseguenza che diventa lavoro semplicemente perché qualcuno decide di dargli un valore monetario. Per quanto riguarda la crisi, un vero artista lavora e basta. Non si cura, né deve curarsi degli altri fattori contingenti, non sono elementi che devono condizionarne il percorso professionale ed emotivo. Anche se mi rendo conto può essere molto difficile.
Come nasce l’idea di un dipinto. Da dove prendi ispirazione
Passo molto tempo a fabbricare immagini mentali. La maggior parte muore sul nascere, come embrioni che non trovano la luce e questo non so bene perché. Probabilmente per insufficienza di contorni o spazi, chissà. Posso avere una folgorazione osservando un’immagine fotografica, a volte descritta, poi la ricostruisco mentalmente e in seguito passo alla pittura
Modelli cui ti ispiri?
Non ho modelli specifici cui ispirarmi. E’ una ricerca pittorica che si avvale e addiziona a molte curiosità.
Prossimi progetti?
Il prossimo 26 luglio sarò alle Scuderie di Palazzo Mediceo di Seravezza (Lu), con una rassegna di dipinti inediti, mentre fine settembre, inizi ottobre, inaugurerò un progetto molto importante, a Firenze,di cui non posso annunciare la data perché non è stata ancora decisa.