Cosa farà da grande il mio bambino? Lo so che è una domanda che prima di tutto dovrei rivolgere a me stesso e so anche che, nel mio caso, non esiste alcuna risposta dignitosa ma la testa mi vola più dei palloncini di “Altrimenti ci arrabbiamo” nella mitica scazzottata finale e non so fermarla. Immagino Valentino chef, pompiere, pirata, musicista, architetto, barista. Poi mi fermo e panico perché sono modi di ragionare del passato applicati su un bambino del futuro. Se già adesso non esiste un posto fisso (o più onestamente non esiste un posto), chissà tra vent’anni come sarà lo scenario del mercato del lavoro. L’unico modo per essere un buon padre su questo aspetto, che già impongo ai suoi 18 mesi di vita, è… godersi l’ennesima visione di quel capolavoro assoluto che è ”Ghostbusters”, che quest’anno spegne ben 30 candeline.

“Non puoi scappare da nessuna parte al mondo se la prigione ce l’hai in testa”. Non mi cito mai ma questo sconosciuto verso di una mia sconosciuta canzone riassume alla perfezione l’insegnamento base che noi padri dobbiamo passare da subito ai nostri puffetti aka lavoratori del futuro. La libertà è la chiave del successo (in senso totale e non solo economico) e, siccome siamo padri nerd, la libertà noi la troviamo nel film culto di Reitman “Ghostbusters”.
Cos’hanno di buono quattro svitati assoluti che si caricano sulle spalle pesanti aspirapolveri e indossano tute da maniaci sessuali? Perché trent’anni dopo sono ancora ttauli e, forse, ancor di più? Semplice, gli acchiappafantasmi urlano a tutti noi che vince solo chi usa la creatività: l’unica speranza che avete di immaginare i vostri frugoletti con un lavoro è che questo lavoro i frugoletti se lo inventino ex novo! Non è più tempo di seguire percorsi tracciati da decenni né consigli d’oltre tomba dello Zio Tibia.
Non dico che nel loro futuro debbano per forza trovarsi faccia a faccia con Gozer (e purtroppo in giro c’è di peggio) ma bisogna imparare a piegare e a metter via le vecchie federe perché i nuovi cuscini hanno forme del tutto inattese. Nella dura scuola dei “Ghostbusters” potere alla creatività. Ma non solo. Anche l’arte di sapersi vendere bene è materia per i nostri mostricciattoli. “Ray, quando qualcuno ti chiede se sei un dio, tu gli devi dire di sì”… una santa verità di Winston che ai “ragazzi in grigio” avrebbe evitato un fulmine in faccia e ai nostri figli eviterà altri sonori ceffoni.
Quindi, cari papà nerd, il futuro potrebbe portare con sé la nostra rivincita! Con buona pace di chi sognava l’erede in un prestigioso studio notarile, nel mondo che sarà potremmo essere noi, e i geek come noi, le figure stimate e rispettate da tutti mentre gli sfigati saranno quelli che se ne andranno ancora in giro in giacca e cravatta come lo squallidissimo commercialista Louis/Rick Moranis.
Con questi insegnamenti, i nostri virgulti potranno affrontare le sfide del futuro con lo stesso sarcasmo con cui uno strepitoso Bill Murray cattura il primo fantasma: “Venimmo, vedemmo e lo inculammo”. Trent’anni dopo… ancora applusi.