05 Nov, 2025 - 12:10

Perché l'ex magistrato Roberto Scarpinato ha fatto esplodere una bomba sul caso Ranucci

Perché l'ex magistrato Roberto Scarpinato ha fatto esplodere una bomba sul caso Ranucci

Roberto Scarpinato, chi fu costui? Per dirla con Alessandro Sallusti (oltre che con Alessandro Manzoni), "un ex magistrato a lungo star del sistema giudiziario italiano, noto per i suoi teoremi fantasiosi e mai dimostrati che, inchiesta dopo inchiesta, hanno causato infiniti danni al Paese senza mai addivenire a una conclusione", un soggetto che i Cinque Stelle di Conte "non potevano farsi sfuggire". 

Oggi, infatti, Scarpinato di mestiere fa il senatore.

E ieri, in commissione Antimafia con all'ordine del giorno il caso della bomba esplosa sotto casa di Ranucci, ha accusato in modo più o meno diretto il governo Meloni di essere il mandante dell'attentato al conduttore di Report.

Scarpinato contro il Governo Meloni per la bomba a Ranucci, cosa è successo in commissione Antimafia

Ma cosa è accaduto in commissione Antimafia? Scarpinato ha chiesto a Ranucci di spiegare perché, pochi mesi prima, avesse dichiarato di essere stato pedinato dai servizi segreti su richiesta del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Fazzolari, uomo di Fratelli d'Italia.

Ma questo, inevitabilmente, ha suggerito una possibile connessione tra il pedinamento, Fazzolari, Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, il governo e l'attentato subito dal giornalista. 

Ranucci, a seguito della domanda, ha chiesto che la sua risposta venisse secretata.

La parte relativa all'attentato, quindi, è stata trattata in seduta riservata: nessuno conosce i dettagli di quanto detto.

Ma tant'é, la bomba (questa volta politica) era già stata sganciata: il sottosegretario Fazzolari ha subito replicato duramente alle insinuazioni di Scarpinato definendole "accuse gravissime e infondate".

Ma non solo: il rappresentante del Governo Meloni ha anche dichiarato che gli fa "orrore il solo pensiero che un individuo del genere abbia svolto per molti anni il ruolo di magistrato".

Ranucci, dal canto suo, ha precisato di non aver ricevuto minacce. Ha espresso grande preoccupazione per la sicurezza della sua famiglia. E ha giudicato l'attentato un episodio né isolato né improvvisato.

Perché Scarpinato ha fatto esplodere le polemiche politiche

E comunque: le domande poste da Scarpinato a Ranucci hanno riacceso inevitabilmente le tensioni tra Movimento 5 Stelle e governo.

I "soliti sospetti" si annidano lungo l'asse Conte-Meloni come non mai.

Scarpinato ha voluto sollevare dubbi sulle dinamiche legate ai servizi segreti e sulle pressioni che il giornalista avrebbe subito, insinuando che il pedinamento orchestrato dal sottosegretario Fazzolari potesse essere collegato a ciò che è avvenuto con la bomba.

Lo scenario in cui si muovono le sue accuse, poi, è quello caratterizzato dall'atteggiamento ostile verso le inchieste giornalistiche condotte da Report da parte dei rappresentanti del primo partito italiano.

In ogni caso: la sua presa di posizione ha inevitabilmente provocato un forte scontro politico.

Il governo ha respinto con forza ogni accusa, definendole infondate e lesive della sua onorabilità. Ma questo, mentre i membri dell'opposizione e parte del Movimento 5 Stelle hanno sostenuto la necessità di approfondire le indagini senza censure, anche in considerazione dell'importanza della libertà di stampa e della sicurezza dei giornalisti.

La segretezza imposta all'audizione dopo la domanda di Scarpinato è destinata però ad alimentare ulteriormente sospetti e polemiche, lasciando aperti molti interrogativi sull'attentato e sulle eventuali connessioni di carattere politico e istituzionale.

Come dire: chi vuole lucrare sull'attentato a Ranucci, chi vuole fare speculazione politica (del resto, tra regionali e referendum sulla giustizia, siamo nel bel mezzo di una lunghissima campagna elettorale), ha trovato pane per i suoi denti. 

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