06 Jul, 2025 - 17:15

Cosa c’entra l’Impero Romano con la cittadinanza agli stranieri? La sfida di Tajani a Lega e FdI

Cosa c’entra l’Impero Romano con la cittadinanza agli stranieri? La sfida di Tajani a Lega e FdI

Tajani sfida ancora gli alleati sulla cittadinanza. Il leader di Forza Italia non è intenzionato a fare un passo indietro sulla questione dello 'Ius Italiae' e conferma l'intenzione di portare in Parlamento la proposta di legge per l'approvazione.

 Oggi – domenica 6 luglio 2025 – c’è stato un nuovo scontro a distanza tra il vicepremier azzurro e gli alleati di governo. Una sfida che rischia di minare la stabilità della coalizione e che sta contribuendo a deteriorare i già compromessi rapporti con la Lega di Matteo Salvini. Il Carroccio 'grida ancora vendetta' per il 'no' ricevuto da Forza Italia sulla proposta di modifica della legge per il terzo mandato dei governatori di Regione.

C'è, poi, l'opposizione che accusa gli azzurri di bluffare e spinge affinché la legge sullo 'Ius Italiae' venga calendarizzata il prima possibile in Parlamento. 

Cittadinanza, Tajani: ecco perché c'entra l'Impero romano

Forza Italia e il suo leader non hanno intenzione di cedere sulla modifica della legge sulla cittadinanza italiana, nonostante la contrarietà degli alleati di centrodestra. 

La questione è ormai nota: Forza Italia insiste sulla proposta dello "Ius Italiae", cioè una legge che faciliterebbe l’accesso per i figli di stranieri regolarmente residenti e che abbiano concluso un ciclo di studi di 10 anni.
Gli alleati di governo (Lega di Salvini e Fratelli d’Italia di Meloni) si oppongono fermamente alla riforma, giudicandola non prioritaria e fuori dal programma di governo.

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“La nostra proposta sulla cittadinanza è comunque parte del programma del centrodestra, perché al punto 6 si parla di integrazione eco e sociale degli immigrati regolari. 

Ha chiarito il ministro degli Esteri concedendosi anche una piccola lezione di storia agli alleati a Palazzo Chigi, a cui ha ricordato che l'Impero Romano è stato costruito da imperatori e condottieri che non erano romani e neanche italiani, ma provenienti dalle colonie.

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L'Impero Romano è cresciuto con i grandi imperatori che non erano romani. Traiano era ispanico, figlio di un senatore ispanico, è stato un grande imperatore romano. Voglio cercare di dire che non è il colore della pelle che ti fa italiano o dove sono originari i tuoi antenati.”

Il vicepremier, infine, ha evidenziato che la legge sullo "Ius Italiae" di Forza Italia non aprirà le porte a un'invasione islamica nelle scuole, perché molti bambini stranieri provengono da paesi cristiani e sono cristiani, come gli ucraini, i sudamericani o i filippini. 

Ius Italiae, il messaggio inequivocabile agli alleati

C'è un antico detto popolare che recita più o meno così: “parlare a nuora perchè suocera intenda”, ovvero, comunicare qualcosa a una persona per trasmettere un messaggio a una terza che non si vuole affrontare direttamente.

Sembra un po' la tattica adottata, nelle ultime ore, da Antonio Tajani per mandare messaggi alla coalizione di centrodestra. 
Quando può, infatti, il leader di Forza Italia evita di replicare direttamente alla Lega e a Fratelli d’Italia, rispondendo, invece, all'opposizione.

Lo ha fatto anche oggi, intervenendo a margine del Forum in Masseria, quando ha dichiarato che i tempi relativi alla discussione sulla riforma della cittadinanza li decideranno loro (il centrodestra) e non la sinistra.

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“Decidiamo noi è quando è più utile per l'Italia aprire un dibattito su questo. Non faccio nessuna marcia indietro, dico soltanto che adesso il Parlamento sta facendo la riforma della giustizia, che è una riforma costituzionale e che è una nostra priorità. Dopo la pausa estiva ci sarà la manovra, vedremo quali saranno i tempi giusti”.

Un messaggio rivolto all'opposizione, ma che è arrivato 'forte e chiaro' anche agli alleati di governo, che il vicepremier azzurro ha assicurato di non avere alcuna intenzione di mettere in difficoltà. 

FdI-Lega, il muro contro Tajani: “La riforma non passera”

Il messaggio del segretario nazionale di Forza Italia è arrivato a chi doveva, tanto che le repliche non si sono fatte attendere. Poche ore dopo le dichiarazioni di Tajani è arrivata la nota della Lega, in cui “l'amico Tajani” viene chiamato direttamente in causa e inviato ad archiviare la polemica sulla riforma della cittadinanza.

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“Invitiamo l’amico Antonio Tajani ad archiviare ogni polemica sulla riforma della cittadinanza. Non passerà mai, non è prevista dal programma di centrodestra, è stata bocciata perfino dal recente referendum promosso dalla sinistra. Guardiamo avanti, al Paese non serve un’estate di inutili polemiche: abbiamo il dovere di realizzare il programma che ha convinto gli italiani a darci fiducia”.

Sulla proposta di "Ius Italiae" è tornato in queste ore anche il  responsabile organizzativo di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, che ha ribadito che si tratta di un tema che non interessa gli italiani e che Fratelli d'Italia non intende modificare la legge.

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Noi crediamo che non sia un tema che interessa gli italiani, la legge va bene come è, lo ha confermato anche il referendum. Ci possono essere visioni diverse nella maggioranza, non siamo un partito unico, ma l’opposizione non creerà un cuneo, non si illudano.

Sarà, ma intanto lo scontro tra Forza Italia e resto della maggioranza non accenna a placarsi, arricchendosi ogni ora di nuovi  motivi di frizione. 

Scontro tra Tajani e gli alleati sullo Ius Italiae

  1. Tajani insiste sulla riforma dello Ius Italiae: Il leader di Forza Italia vuole portare avanti la proposta di legge che facilita la cittadinanza per i figli di stranieri regolarmente residenti e con 10 anni di studi in Italia, sfidando l’opposizione degli alleati di centrodestra, Lega e Fratelli d’Italia, contrari alla riforma e considerandola fuori programma.
  2. Lezione storica di Tajani e giustificazione della riforma: Tajani richiama l’esempio dell’Impero Romano, formato da imperatori non romani, per sottolineare che l’identità italiana non dipende dall’origine degli antenati o dal colore della pelle. Difende la riforma come parte dell’integrazione e nega che favorisca “invasioni” di culture islamiche, ricordando che molti stranieri sono cristiani.
  3. Scontro aperto e reazioni degli alleati: Tajani manda messaggi sia all’opposizione che agli alleati di governo, affermando di non voler fare marcia indietro ma di decidere lui i tempi per il dibattito. Lega e Fratelli d’Italia rispondono con fermezza, ribadendo che la riforma non passerà e invitano a concentrarsi sul programma di governo, alimentando una crisi nella coalizione di centrodestra.

 

 

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