Tajani sfida ancora gli alleati sulla cittadinanza. Il leader di Forza Italia non è intenzionato a fare un passo indietro sulla questione dello 'Ius Italiae' e conferma l'intenzione di portare in Parlamento la proposta di legge per l'approvazione.
Oggi – domenica 6 luglio 2025 – c’è stato un nuovo scontro a distanza tra il vicepremier azzurro e gli alleati di governo. Una sfida che rischia di minare la stabilità della coalizione e che sta contribuendo a deteriorare i già compromessi rapporti con la Lega di Matteo Salvini. Il Carroccio 'grida ancora vendetta' per il 'no' ricevuto da Forza Italia sulla proposta di modifica della legge per il terzo mandato dei governatori di Regione.
C'è, poi, l'opposizione che accusa gli azzurri di bluffare e spinge affinché la legge sullo 'Ius Italiae' venga calendarizzata il prima possibile in Parlamento.
La questione è ormai nota: Forza Italia insiste sulla proposta dello "Ius Italiae", cioè una legge che faciliterebbe l’accesso per i figli di stranieri regolarmente residenti e che abbiano concluso un ciclo di studi di 10 anni.
Gli alleati di governo (Lega di Salvini e Fratelli d’Italia di Meloni) si oppongono fermamente alla riforma, giudicandola non prioritaria e fuori dal programma di governo.
Ha chiarito il ministro degli Esteri concedendosi anche una piccola lezione di storia agli alleati a Palazzo Chigi, a cui ha ricordato che l'Impero Romano è stato costruito da imperatori e condottieri che non erano romani e neanche italiani, ma provenienti dalle colonie.
Il vicepremier, infine, ha evidenziato che la legge sullo "Ius Italiae" di Forza Italia non aprirà le porte a un'invasione islamica nelle scuole, perché molti bambini stranieri provengono da paesi cristiani e sono cristiani, come gli ucraini, i sudamericani o i filippini.
C'è un antico detto popolare che recita più o meno così: “parlare a nuora perchè suocera intenda”, ovvero, comunicare qualcosa a una persona per trasmettere un messaggio a una terza che non si vuole affrontare direttamente.
Sembra un po' la tattica adottata, nelle ultime ore, da Antonio Tajani per mandare messaggi alla coalizione di centrodestra.
Quando può, infatti, il leader di Forza Italia evita di replicare direttamente alla Lega e a Fratelli d’Italia, rispondendo, invece, all'opposizione.
Lo ha fatto anche oggi, intervenendo a margine del Forum in Masseria, quando ha dichiarato che i tempi relativi alla discussione sulla riforma della cittadinanza li decideranno loro (il centrodestra) e non la sinistra.
Un messaggio rivolto all'opposizione, ma che è arrivato 'forte e chiaro' anche agli alleati di governo, che il vicepremier azzurro ha assicurato di non avere alcuna intenzione di mettere in difficoltà.
Il messaggio del segretario nazionale di Forza Italia è arrivato a chi doveva, tanto che le repliche non si sono fatte attendere. Poche ore dopo le dichiarazioni di Tajani è arrivata la nota della Lega, in cui “l'amico Tajani” viene chiamato direttamente in causa e inviato ad archiviare la polemica sulla riforma della cittadinanza.
Sulla proposta di "Ius Italiae" è tornato in queste ore anche il responsabile organizzativo di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, che ha ribadito che si tratta di un tema che non interessa gli italiani e che Fratelli d'Italia non intende modificare la legge.
Sarà, ma intanto lo scontro tra Forza Italia e resto della maggioranza non accenna a placarsi, arricchendosi ogni ora di nuovi motivi di frizione.