06 Jul, 2025 - 10:39

Andrea Cavallari, chi è l'autore della strage di Corinaldo che è fuggito dal carcere?

Andrea Cavallari, chi è l'autore della strage di Corinaldo che è fuggito dal carcere?

La vicenda di Andrea Cavallari ha scosso l’opinione pubblica italiana per la sua drammaticità e per il colpo di scena che l’ha trasformata in un caso nazionale. Condannato per la strage di Corinaldo, Cavallari era detenuto nel carcere della Dozza a Bologna, dove stava scontando una lunga pena.

Tuttavia, grazie a un permesso speciale ottenuto per discutere la tesi di laurea, è riuscito a fuggire, facendo perdere le sue tracce proprio nel giorno in cui avrebbe dovuto celebrare il suo riscatto personale attraverso lo studio.

Andrea Cavallari: età e origini

Andrea Cavallari ha 26 anni ed è originario della provincia di Modena. Prima dell’arresto, la sua vita era simile a quella di tanti altri giovani della sua età, ma il suo nome è diventato tristemente noto per la sua appartenenza alla cosiddetta “banda dello spray”, un gruppo di ragazzi tra i 19 e i 22 anni provenienti dalla Bassa Modenese.

Dopo l’arresto, avvenuto nell’agosto del 2019, Cavallari ha iniziato un percorso di studi universitari presso l’Università di Bologna, iscrivendosi alla facoltà di Giurisprudenza, corso di laurea triennale in Scienze Giuridiche con specializzazione in Consulente del lavoro e delle relazioni aziendali.

Per tre anni ha studiato mentre era detenuto, guadagnandosi la reputazione di detenuto modello e senza mai causare problemi all’amministrazione penitenziaria.

A quanti anni è stato condannato Andrea Cavallari?

Il nome di Andrea Cavallari è indissolubilmente legato alla strage di Corinaldo, uno degli episodi più tragici della cronaca italiana recente.

La notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018, nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, in provincia di Ancona, la banda di cui faceva parte Cavallari spruzzò spray urticante tra la folla poco prima dell’esibizione del rapper Sfera Ebbasta.

L’obiettivo era quello di creare il caos per derubare i presenti delle loro collanine d’oro, ma il piano si trasformò in tragedia: il panico generato dallo spray provocò una fuga di massa che costò la vita a sei persone — cinque ragazzi minorenni e una madre di 39 anni — e causò 59 feriti.

Cavallari fu arrestato nell’agosto del 2019 insieme ad altri sei membri della banda. Il processo si concluse con una condanna definitiva a 11 anni e 10 mesi di reclusione per omicidio preterintenzionale plurimo, furto, rapina e lesioni personali.

Nonostante la gravità dei fatti, Cavallari ha sempre sostenuto la propria innocenza rispetto alle morti di Corinaldo, pur ammettendo di aver commesso “mille errori” nella sua vita.

Il permesso premio per la laurea e la fuga

Il 3 luglio 2025, Andrea Cavallari ha ottenuto dal Tribunale di Sorveglianza un permesso speciale per uscire dal carcere e discutere la tesi di laurea in Giurisprudenza all’Università di Bologna. 

Il permesso prevedeva che fosse accompagnato dai familiari e non era prevista la scorta della polizia penitenziaria. Dopo la cerimonia di proclamazione, però, Cavallari è rimasto solo con la fidanzata e ha fatto perdere le proprie tracce, diventando formalmente latitante.

La fuga ha suscitato numerose polemiche sull’opportunità di concedere permessi premio senza adeguate misure di sicurezza a detenuti condannati per reati così gravi. Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe, ha sottolineato la necessità di un maggiore coinvolgimento della polizia penitenziaria nella valutazione dei benefici concessi ai detenuti.

Da quel momento, le ricerche di Cavallari sono in corso in tutta Italia, ma al momento non si hanno sue notizie certe. La sua fuga, avvenuta proprio nel giorno della laurea, ha trasformato una storia di possibile riscatto in un nuovo giallo giudiziario, lasciando aperti numerosi interrogativi sul suo futuro e sulle modalità con cui sia stato possibile eludere la sorveglianza in un’occasione così delicata.

LEGGI ANCHE