Ieri, Fabrizio Roncone del Corriere della Sera ha firmato la cronaca di una festa romana. Fin qui, nulla di strano: in questo periodo, rigorosamente dopo le 19 considerato il solleone, le terrazze dell'Urbe si riempiono di "bella gente" che si contende un aperitivo, un tramezzino o solo un angolo per ammirare il panorama della capitale al tramonto.
Fatto sta che quell'articolo di Roncone è finito nelle pagine di politica.
Come mai? Presto detto. Ormai, da una terrazza romana all'altra, tra vacuità, sciocchezzuole e pettegolezzi, per dirla con Jep Gambardella, rimbalzano solo due argomenti seri: il primo è dove vai in vacanza. Il secondo è quello delle elezioni comunali prossime venture: sono in programma ormai tra poco più di un anno.
E insomma: il centrodestra che governa l'Italia continuerà a farsi sfuggire la sua capitale? Di più: la città di Giorgia e Arianna Meloni? La città della mitica sezione di Colle Oppio, due stanzoni umidi ricavati da una catacomba ma con vista sul Colosseo e "su una dimensione nuova di destra", tanto per citare proprio Roncone?
No, le proverà tutte per conquistarla. E i romani che affollano le terrazze in questa torrida estate 2025 sanno che la destra è pronta anche a calare un asso per archiviare Roberto Gualtieri e il Pd.
Già, ma un asso di quale colore? E, soprattutto, con quale nome? Di festa in festa, di brindisi in brindisi, sulle terrazze romane si gioca al toto-candidato.
E chi sale nelle quotazioni del gioco dell'estate 2025 di Roma? Lui, Giovanni Malagò, classe 1959, presidente del Coni uscente. Per gli amici, avverte Roncone, Giovanni e basta. Perché a Roma c'è solo un Giovanni, ed è lui.
Tutta la "bella gente" dice che gli è amica. Tantissimi millantano. Ma tant'è: siamo pur sempre a Roma a 40 gradi all'ombra. E allora è (anche) tutto un "Anvedi!", l'espressione di meraviglia che ascolta chi sa darsi un tono. E sa rivelare davanti a un buffet (ricco o povero che sia) il nome del candidato del centrodestra per le prossime comunali.
Ora: fino alla scorsa primavera, quando le temperature erano ancora accettabili, il nome più quotato era quello di Fabio Rampelli. Il quale, ai tempi di Colle Oppio, faceva il segretario. E il sindaco sogna di farlo da sempre. Quindi, figurati! Rampelli è il candidato in pectore da sempre della destra romana. Peccato che poi puntualmente venga bruciato, come è capitato anche in occasione delle ultime regionali nel Lazio, quando gli fu preferito Francesco Rocca.
Così, quando le temperature hanno cominciato a superare i 30 gradi, sulle terrazze si è cominciata a dare per certa la discesa in campo addirittura di Arianna Meloni in persona. Tanto per restare in famiglia: il Campidoglio quanto dista da Palazzo Chigi? Per le sorelle d'Italia, si profilava la possibilità di fare colazione insieme.
Sennonché, quando l'anticiclone Pluto ha cominciato a fare sul serio facendo impennare i termometri a 40 gradi, sulle terrazze di Roma, il registro è cambiato: "Signori, avete saputo chi sarà il candidato del centrodestra?". "No, diccelo tu". "Gio-van-ni!"
Qualcuno, sulle terrazze, a sentire il nome di Malagò candidato sindaco di Roma per il centrodestra ha rischiato di inghiottire il nocciolo dell'oliva. "Ma che, davero Giovanni?" I bene informati, anche se Giovanni in persona non l'hanno mai visto, né conosciuto, né sentito, hanno fatto due più due mettendo insieme due indizi.
Il primo: interrogato su Roma l'anno scorso, ebbe a risppondere:
Il 2025 è arrivato.
Il secondo indizio: giusto dieci giorni fa, il 26 giugno, il nostro ha rilasciato un'altra intervista in cui si è dichiarato meloniano doc. Non ci credete? Ecco le parole che ha usato per uscire allo scoperto, lui che tendenzialmente è sempre molto prudente:
Da allora, manco a dirlo, si è scatenata una rivalità senza precedenti: tutti invitano Malagò in terrazza: Giovanni di qua, Giovanni di là.
Ma è anche vero che lui, il più delle volte, i tramonti romani se li gode chissà dove.
Allora è solo un bla-bla-bla il gioco dell'estate romana? Per ora, viene in mente solo il monologo finale de "La Grande bellezza" a proposito delle prossime comunali a Roma: