Hai perso il lavoro, la NASpI è terminata e hai iniziato a lavorare prima dei 19 anni? Probabilmente ti stai chiedendo: posso accedere alla pensione anticipata con Quota 41? Questa è una delle domande più frequenti che riceviamo, soprattutto da chi, con anni di contributi precoci, si trova ora ad affrontare una perdita involontaria del lavoro e cerca una via d’uscita verso la pensione.
La Quota 41 per lavoratori precoci è una misura previdenziale specifica, prevista dall’articolo 17 della legge n. 232/2016 e gestita dall’INPS. Permette di andare in pensione con 41 anni di contributi, invece dei 42 anni e 10 mesi (41 e 10 per le donne) richiesti in via ordinaria o dei 67 anni di età previsti per la pensione di vecchiaia, a condizione di rispettare alcune precise condizioni.
Secondo l’INPS, i requisiti principali per accedere a questa misura sono due:
Non è un mistero che i lavoratori che hanno consumato la NASpI possano accedere alla pensione anticipata o a misure ponte come, ad esempio, l’Ape Sociale. Tuttavia, non basta solo aver concluso l’indennità di disoccupazione da almeno tre mesi: è necessario anche soddisfare i requisiti specifici previsti dalla misura a cui si intende accedere.
Nel caso della pensione anticipata Quota 41 per lavoratori precoci, il requisito fondamentale è aver maturato 41 anni di contributi, di cui almeno 35 anni effettivi entro il 31 dicembre 2026. Inoltre, per poter usufruire di questa misura, il lavoratore deve aver accumulato almeno 12 mesi di contributi effettivi prima del compimento del 19° anno di età.
Solo se questi requisiti sono rispettati è possibile presentare la domanda di pensionamento anticipato all’INPS.
Uno dei dubbi più frequenti, che ci è stato recentemente posto da un lettore, è il seguente:
Secondo quanto previsto dall’INPS, la risposta è non ancora. La normativa attuale richiede che siano trascorsi almeno tre mesi dalla conclusione della NASpI per poter presentare la domanda come disoccupato.
Quindi, se la NASpI non è stata consumata completamente, non è possibile avanzare la richiesta di riconoscimento del diritto alla pensione anticipata.
La pensione anticipata con Quota 41 non è riservata esclusivamente ai lavoratori disoccupati che hanno terminato la NASpI. L’INPS specifica che possono accedere a questa misura anche altre categorie di lavoratori con condizioni particolari.
Possono richiedere la pensione anticipata con Quota 41, infatti:
Questa estensione amplia significativamente la platea di chi può beneficiare della Quota 41, riconoscendo l’impegno e la fatica di lavori particolarmente pesanti.
Il percorso per accedere alla pensione anticipata con Quota 41 prevede due passaggi distinti:
Per poter usufruire della misura, è fondamentale rispettare una tempistica precisa: la domanda di riconoscimento deve essere presentata entro il 1° marzo di ogni anno, attraverso il portale INPS o tramite l’assistenza di un patronato.
Le richieste presentate dopo questa scadenza, ma entro il 30 novembre 2025, saranno considerate solo in presenza delle risorse finanziarie disponibili.
Il pagamento della prima rendita pensionistica non è immediato: si attiva dopo un periodo di attesa. Nel 2025 questa finestra di attesa sarà di quattro mesi, ma aumenterà progressivamente negli anni successivi fino a raggiungere i nove mesi per le domande presentate dal 2028 in poi.