Testa alle prossime elezioni capitoline, anche se mancano praticamente due anni. Il centrodestra vorrebbe arrivare alle urne nazionali con in mano sia Roma che Milano: la vittoria nelle due metropoli sarebbe un ottimo segnale in vista delle elezioni nazionali, ma è tutt'altro che scontata. Allora sarà fondamentale iniziare a lavorare con largo anticipo, soprattutto in virtù dei precedenti appuntamenti elettorali.
Sono tanti i nomi che iniziano a comparire come possibili candidati del centrodestra. Qualcuno suggerisce addirittura un ritorno del segretario di Azione ed ex candidato Carlo Calenda. A lanciare la suggestione è Il Messaggero: un'idea sopra le righe che non è detto diventi realtà, visto l'interesse maggiore per la politica nazionale rispetto a quella cittadina da parte del leader di Azione, già candidato alla Capitale nel 2021. Forte anche il nome di Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, e Giovanni Malagò, ex presidente del Coni e sostenitore del governo Meloni.
E il centrosinistra? Al momento il sindaco di Roma in carica, Roberto Gualtieri, va più che bene al campo largo e potrebbe correre per un secondo mandato. Sarà fondamentale vedere i risultati della gestione del Giubileo entro la fine dell'anno. Fino al 2027, per il resto, c'è tempo.
Con due anni di anticipo, si inizia a parlare di elezioni comunali a Roma. Il voto a Roma avverrà nello stesso anno in cui ci si recherà alle urne a Milano. Le due metropoli, e non è un segreto, sono obiettivi per il centrodestra, e i due appuntamenti elettorali saranno decisivi in vista del voto nazionale che si terrà sempre nel 2027. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha messo subito in chiaro che vuole arrivare con il suo governo al 2032.
Vincere in almeno due delle grandi città nelle quali si andrà alle urne sarà importante per testare la fiducia dell'elettorato nell'esecutivo nazionale. Vietato sbagliare, insomma. La campagna elettorale inizia con due anni d'anticipo anche per queste ragioni: scegliere un candidato valido per poter battere il centrosinistra e tornare alla guida del Campidoglio.
Ipotesi e suggestioni, per ora, e nulla di ufficiale. Il centrodestra si sta preparando alle prossime elezioni capitoline, ma per ora non manca il tempo per scegliere il candidato. Tra i nomi in ballo c'è anche l'ex presidente del Coni, Giovanni Malagò, che in un'intervista a La Stampa non ha fatto segreto del suo sostegno alla presidente del Consiglio e al suo governo.
Altro nome? Francesco Rocca, eletto presidente della Regione Lazio nel 2023. Anche il governatore potrebbe entrare nel toto-candidati, visto l'ottimo risultato ottenuto due anni fa togliendo il Lazio al centrosinistra. Non si può neanche escludere qualche esponente di punta romano di Fratelli d'Italia, come il vicepresidente della Camera dei deputati, Fabio Rampelli, o addirittura la responsabile della segreteria politica di Fratelli d'Italia, Arianna Meloni.
Proprio la sorella della premier ha lanciato la sfida all'attuale sindaco Roberto Gualtieri negli scorsi giorni e potrebbe essere una candidata appetibile per il centrodestra. Necessario ribadirlo: si tratta di ipotesi, al momento è presto per parlare di elezioni nella Capitale.
E il centrosinistra? La fiducia nei confronti dell'attuale sindaco Roberto Gualtieri è molto alta. Il primo cittadino potrebbe correre per il Campidoglio anche nel 2027, e forse proprio il lavoro svolto nel corso del Giubileo di quest'anno potrebbe rivelarsi decisivo. I sondaggi dello scorso anno dell’Istituto Noto per Il Sole 24 Ore indicavano il sindaco di Roma come terzultimo in Italia nella classifica del gradimento.
Un anno dopo è necessario chiedersi cosa sia cambiato: l’Anno Santo potrebbe aver fatto bene alla Capitale e la fiducia dei cittadini potrebbe essere risalita, anche non recuperando necessariamente quel 15,2% di gradimento perso in tre anni al Campidoglio. C’è tempo anche per il primo cittadino: altri due anni per far ricredere i propri elettori.