05 Jul, 2025 - 12:11

Delitto di Garlasco, il Ferragosto più silenzioso: cosa nascondono gli amici di Chiara e Alberto?

Delitto di Garlasco, il Ferragosto più silenzioso: cosa nascondono gli amici di Chiara e Alberto?

Il delitto di Garlasco, avvenuto il 13 agosto 2007, resta uno dei casi di cronaca nera più discussi e controversi degli ultimi decenni in Italia. La vittima, Chiara Poggi, fu trovata senza vita nella villetta di famiglia a Garlasco, in provincia di Pavia.

Il fidanzato Alberto Stasi fu al centro delle indagini e dei processi, ma ancora oggi molti aspetti della vicenda rimangono oscuri. Uno dei punti più enigmatici riguarda proprio la giornata di Ferragosto di quell’anno: come mai gli amici più stretti di Chiara e Alberto erano tutti a casa, proprio nelle ore in cui si consumava il delitto?

Ferragosto 2007: un paese deserto e troppe coincidenze

Ferragosto, per tradizione, è un giorno di festa in cui la maggior parte degli italiani si sposta verso località di vacanza, trascorre del tempo fuori casa o partecipa a eventi e grigliate con amici.

Nel caso di Garlasco, però, emerge un dettaglio insolito: sia il gruppo di amici di Chiara Poggi che quello di Alberto Stasi risultavano essere tutti a casa nelle ore cruciali in cui la giovane fu uccisa. Questa circostanza ha alimentato dubbi e sospetti, diventando uno degli elementi più discussi dagli inquirenti e dagli osservatori del caso.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, nessuno degli amici dei due ragazzi si trovava fuori paese o impegnato in attività sociali tipiche di Ferragosto. Tutti hanno dichiarato di essere rimasti nelle rispettive abitazioni, senza ricevere visite o fare telefonate di rilievo.

Un dato che ha colpito per la sua anomalia: in un piccolo centro come Garlasco, dove le abitudini e le frequentazioni sono ben note, il fatto che nessuno fosse fuori casa o avesse alibi esterni ha sollevato interrogativi sulla reale dinamica dei rapporti tra i giovani e sulle eventuali reticenze o paure.

Ipotesi e interrogativi

Questa "quiete" collettiva ha portato alcuni investigatori e commentatori a ipotizzare che il gruppo di amici potesse essere stato segnato da una sorta di tacito accordo di silenzio, oppure che il clima di tensione e sospetto generato dal delitto abbia indotto tutti a fornire versioni prudenti e difficilmente verificabili.

Altri hanno suggerito che la coincidenza sia semplicemente frutto del caso, favorita dal fatto che Garlasco, come molti piccoli centri, tende a svuotarsi nei giorni di festa, lasciando i giovani privi di particolari iniziative.

Non sono mancati, nel corso degli anni, tentativi di approfondire le relazioni interne al gruppo, alla ricerca di eventuali dissapori, gelosie o segreti che potessero spiegare l’isolamento di quella giornata. Tuttavia, le indagini non hanno mai portato a elementi concreti in grado di svelare un eventuale coinvolgimento o copertura da parte degli amici di Chiara e Alberto.

Un mistero che resiste nel tempo

A distanza di quasi vent’anni, il delitto di Garlasco continua a suscitare domande. Il particolare del Ferragosto 2007, con tutti gli amici "chiusi in casa", resta uno degli aspetti più inquietanti e meno chiariti della vicenda.

Un dettaglio che, ancora oggi, alimenta dubbi e teorie su ciò che accadde davvero in quelle ore silenziose e tragiche.

 

 

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