La prima parte della seconda stagione di The Sandman, disponibile su Netflix dal 3 luglio 2025, si chiude con un momento potente e devastante: Sogno, anche se è vietato da una regola base degli Eterni, concede la morte a suo figlio Orfeo. Sono secoli che la invoca, e finalmente realizza il suo desiderio.
Questa violazione, però, risveglia le Parche, pronte a reclamare giustizia.
Allo stesso tempo Sogno e Delirio ritrovano anche il loro fratello, Distruzione. In attesa del Volume 2, in arrivo il 24 luglio, facciamo il punto sul finale della prima entusiasmante parte.
Il silenzio stoico di Sogno si è infranto. L'ultima immagine che la prima parte della seconda stagione di The Sandman ci lascia è quella del suo protagonista, Morpheus, piegato in due dal dolore, le mani sporche del sangue di suo figlio, mentre le lacrime solcano finalmente il suo volto di ghiaccio.
Un finale di metà stagione potentissimo, che non solo chiude un arco narrativo fondamentale, ma spalanca le porte a un futuro ancora più cupo per gli Eterni.
Ma cosa ha portato a questo punto di rottura? L'episodio ci trasporta indietro nel tempo, nel cuore del Terrore francese, dove Sogno incarica la sua vecchia conoscenza, Lady Johanna Constantine, di recuperare un bene prezioso: la testa di suo figlio Orfeo, un essere immortale la cui voce può incantare persino la morte.
Dopo una rocambolesca fuga dalle grinfie di Robespierre, Johanna riesce a mettere in salvo la testa di Orfeo in un tempio sperduto, e si guadagna un posto eterno di riposo accanto a lui.
Tornati al presente, Sogno si reca finalmente da suo figlio. Il loro incontro è il culmine di un viaggio straziante alla ricerca del fratello perduto, Distruzione.
Un viaggio che ha costretto Sogno a confrontarsi con i fantasmi del suo passato e a fare i conti con le conseguenze delle sue azioni. Ed è proprio Orfeo, con un ultimo, disperato desiderio, a chiedere a suo padre di porre fine alla sua eterna sofferenza.
Con un gesto tanto terribile quanto compassionevole, Sogno esaudisce la sua richiesta: lo uccide e versa così sangue della sua stessa famiglia, infrangendo una delle regole più antiche e sacre degli Eterni.
La scena si sposta poi sulle tre Parche, le tessitrici del destino. Mentre due di loro sembrano disposte a concedere a Sogno il beneficio del dubbio, la terza è inflessibile. "Devo finire prima o poi", dice, tagliando un filo con le sue forbici mentre lo schermo diventa nero.
Un presagio inequivocabile: il destino di Sogno è ora nelle loro mani, e la punizione per il suo gesto sembra inevitabile.
Questo finale segna una svolta fondamentale per il personaggio. Se la prima stagione era una storia di vendetta e ricostruzione, questa seconda parte è un viaggio interiore. "Stiamo togliendo gli strati", ha dichiarato lo showrunner Heinberg. "La prima stagione lo ha umanizzato, ma il suo percorso verso l'empatia era appena iniziato. Non aveva mai capito di essere stato il cattivo nella storia di Nada. Era il suo orgoglio a guidarlo".
Ora, la morte di Orfeo lo costringe a guardarsi dentro come accaduto mai prima. "La seconda metà della stagione", continua Heinberg, "diventa una domanda fondamentale: 'Chi sono io e cosa è importante per me? Per cosa sto lottando? Per il mio ego o per il mio regno?'".
Con l'arrivo della seconda parte della stagione, previsto per il 24 luglio, ci aspettiamo una resa dei conti spettacolare. Sogno dovrà affrontare non solo la minaccia delle Parche, ma anche i demoni del suo passato e la domanda più difficile di tutte: può un essere eterno, abituato a governare i sogni degli altri, imparare finalmente a comprendere il proprio cuore?