Installare un condizionatore è ormai una necessità per chi affronta estati sempre più torride. Oggi, investire in sistemi di climatizzazione ad alta efficienza non solo risponde a esigenze di comfort e benessere, ma contribuisce anche a contenere l’impatto ambientale e a contrastare l’aumento delle bollette elettriche.
Tra le molteplici problematiche che le famiglie si trovano ad affrontare, spicca quella di saper valorizzare un beneficio fiscale che può arrivare fino al 50%: un incentivo davvero strategico per l’acquisto e il montaggio di climatizzatori a pompa di calore altamente efficienti. Ma come funziona esattamente questo incentivo? Chi ne ha diritto e quali spese possono essere detratte? Vediamo insieme tutti i dettagli per non lasciarsi sfuggire questa opportunità.
Sempre più persone si trovano nella necessità di sostituire un vecchio condizionatore con un apparecchio moderno, efficiente e a basso consumo energetico. In molti casi, l’interesse cresce soprattutto quando si scopre che è possibile usufruire di agevolazioni fiscali anche senza dover affrontare lavori di ristrutturazione.
Come chiarisce fiscooggi.it, il portale ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, le regole per accedere al bonus variano in base a diversi fattori:
Non è quindi indispensabile ristrutturare casa per ottenere la detrazione, ma è fondamentale rispettare alcuni requisiti tecnici e conservare una documentazione completa e corretta, come fatture, ricevute e schede tecniche dell’impianto.
Tra le domande più frequenti che i cittadini pongono, ci sono:
A queste (e ad altre) domande risponde la normativa in vigore per il 2025, offrendo uno strumento concreto per incentivare l'efficienza energetica e aiutare le famiglie a sostenere spese importanti senza rinunciare al comfort domestico.
Sì, è possibile. Secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate nella risposta n. 112 del 23 maggio 2024, il bonus condizionatori spetta anche a chi non è proprietario dell’immobile, a condizione che sia in possesso di un titolo valido che giustifichi l’utilizzo dell’abitazione.
In particolare, possono accedere all’agevolazione:
Rientrano nell’agevolazione fiscale per il risparmio energetico gli apparecchi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici, anche se non comportano opere edilizie, purché sia acquisita idonea documentazione che attesti il conseguimento di risparmi energetici secondo la normativa vigente.
Non rientrano invece gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.
Sono quindi agevolati tutti gli apparecchi e dispositivi che portano a un miglioramento dell’efficienza energetica, a eccezione di quelli alimentati a combustibili fossili.
No, non è obbligatoria una ristrutturazione per ottenere la detrazione, se si tratta di interventi che migliorano l’efficienza energetica.
Infatti, secondo l’articolo 14 del Dl n. 63/2013 e l’articolo 16-bis, lett. h) del TUIR, la detrazione spetta anche in assenza di opere edilizie, a condizione che sia acquisita idonea documentazione che attesti il risparmio energetico conseguito in base alla normativa vigente.
Tuttavia, per altre detrazioni legate a ristrutturazioni edilizie (come quelle per demolizione e ricostruzione), l’intervento edilizio è necessario, ma non in tutti i casi legati all'efficienza energetica.
Per poter usufruire del bonus condizionatori 2025, le spese per interventi di efficientamento energetico — come la sostituzione dell’impianto di climatizzazione con un climatizzatore a pompa di calore — devono essere sostenute entro il 31 dicembre 2025.
Per ottenere l’agevolazione fiscale, i pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico bancario o postale con l’indicazione obbligatoria di:
Per quanto riguarda la documentazione dell’intervento, è necessario fornire un’idonea certificazione che attesti il conseguimento di risparmi energetici in conformità alla normativa vigente (ad esempio, certificazioni tecniche o attestati richiesti). Nel caso in cui si richieda l’ecobonus, è obbligatorio presentare anche un Attestato di Prestazione Energetica (APE).
A seconda del tipo di intervento e della situazione, il contribuente può scegliere tra diverse agevolazioni fiscali:
Infine, è fondamentale rispettare i requisiti formali: in caso di lavori edilizi, il possesso dell’immobile deve risultare da un atto regolarmente registrato e il detentore deve avere il consenso scritto del proprietario per l’esecuzione degli interventi.