L’appuntamento per le Partite Iva in regime forfettario che applicano la Flat tax è ormai alle porte. Dopo la breve proroga prevista dal decreto fiscale, sta per arrivare il momento di versare il saldo per l’anno 2024 e il primo acconto per il 2025.
Considerando che la data del versamento è già nota, in questo articolo ci concentreremo soprattutto su come si calcola l’imposta e quale codice tributo utilizzare.
Per cominciare, però, forniremo un elenco completo ed esaustivo di tutte le scadenze relative ai versamenti.
I titolari di Partita Iva in regime forfettario (o nel vecchio regime dei minimi) devono pagare ogni anno un’imposta sostitutiva, la cosiddetta Flat tax. Le scadenze da rispettare sono in genere due: una a giugno e una a novembre.
Per il 2025, però, le date sono cambiate grazie alla proroga prevista dal decreto legge Fiscale n. 84/2025, che ha posticipato i termini anche per chi applica gli Isa e per chi ha aderito al concordato preventivo biennale.
Le nuove scadenze sono:
In questo caso, la risposta è dipende. Infatti, il calcolo varia non solo in base al metodo utilizzato, di cui parleremo dopo, ma anche in base all’importo dovuto, come di seguito:
Anche se le scadenze per il versamento delle imposte sono cambiate, non ci sono novità sul calcolo e sul pagamento della Flat tax. Infatti, i metodi per calcolare l’imposta restano due: il metodo storico e quello previsionale.
Nel primo caso, il calcolo con il metodo storico si effettua prendendo come riferimento l’imposta sostitutiva che è stata pagata l’anno precedente.
Invece, quando si utilizza il metodo previsionale, gli acconti vengono calcolati in base a una previsione del reddito nell’anno in corso. Pertanto, se il contribuente prevede di percepire un reddito più basso rispetto all’anno precedente, allora l’importo degli acconti sarà inferiore (e viceversa).
Questo secondo metodo può rivelarsi utile, flessibile, ma soprattutto rischioso. Il motivo è semplice. Se il contribuente paga meno di quanto emergerà effettivamente, allora si applicherà una sanzione per omesso versamento nella misura del 25%.
Passando al versamento vero e proprio, la Flat tax deve essere pagata utilizzando il modello di pagamento unificato F24. Ci sono, però, alcune differenze sui codici tributo da utilizzare per il regime dei minimi e il regime forfettario.
Nel primo caso, i codici tributo da utilizzare, in base ai casi, sono i seguenti:
Nel secondo, invece, i codici tributo sono i seguenti:
Nel 2025 le Partite Iva in regime forfettario dovranno versare il saldo 2024 e il primo acconto 2025 entro il 21 luglio, o entro il 20 agosto con maggiorazione dello 0,40%. L’acconto si paga solo se supera 51,65 euro, in una o due rate in base all’importo.
Per il calcolo si può scegliere tra metodo storico (sulla base dell’imposta dell’anno precedente) o previsionale (sul reddito atteso). Chi sbaglia con il metodo previsionale rischia sanzioni del 25%.
Il pagamento va fatto tramite modello F24, usando codici tributo diversi per forfettari e minimi.