Per chi aspettava una copertura economica durante la sospensione dell’Assegno di Inclusione luglio 2025, l’attesa si è trasformata in delusione. Non ci sarà alcun pagamento straordinario per le famiglie che, dopo 18 mesi di erogazione, si trovano senza sostegno per almeno sei settimane.
Il bonus ponte da 500 euro, annunciato nei mesi scorsi, non verrà accreditato prima di qualche mese.
Ma quali sono i nuclei familiari coinvolti nello stop di luglio? Quali tempistiche e modalità prevede il rinnovo del sussidio? E cosa si sa realmente sull’approvazione del bonus straordinario?
Prima di dare una risposta esauriente ai diversi quesiti, vi consigliamo la visione del video YouTube di Mr LUL lepaghediale sulle ultime novità riguardanti il contributo extra ADI.
La sospensione dell’Assegno di Inclusione colpisce tutte le famiglie che hanno iniziato a percepire il sostegno a gennaio 2024. Dopo 18 mesi consecutivi, il primo ciclo si è concluso con l’ultima erogazione a giugno 2025. A luglio entra in vigore una pausa obbligatoria di un mese prevista dalla normativa, senza possibilità di proroga automatica.
A restare senza reddito mensile sono circa 360.000 nuclei familiari, con oltre 820.000 persone coinvolte.
Si tratta di famiglie con ISEE inferiore a 10.140 euro, che includono minorenni, disabili, anziani over 60 o componenti in condizioni di svantaggio. Nessuna irregolarità ha interrotto i pagamenti INPS: l’interruzione è strutturale, in attesa del secondo ciclo previsto per chi rinnova la domanda.
Nel periodo di luglio e in parte di agosto, l’assenza del sussidio pone un problema concreto di liquidità. E al momento non è previsto alcun intervento diretto per coprire questo vuoto.
La richiesta di rinnovo dell'Assegno di Inclusione può essere inviata dal 1° luglio 2025, ma le tempistiche di pagamento INPS seguono regole rigide. Anche presentando la domanda nel primo giorno utile, l’accredito non arriverà prima del 14 agosto. Per le domande inviate successivamente, il primo versamento INPS slitta al 15 settembre o oltre.
In sintesi:
Non è prevista continuità automatica tra i due cicli. Solo chi presenta tempestivamente la domanda potrà ridurre il periodo senza reddito. La procedura di rinnovo è semplificata se il nucleo familiare non ha subito variazioni rispetto alla domanda originaria. In caso contrario, serviranno verifiche che potrebbero prolungare ulteriormente i tempi.
Il cosiddetto bonus ponte da 500 euro era stato ipotizzato per mitigare il disagio causato dall’interruzione dell’Assegno di Inclusione tra giugno e agosto 2025. L’idea, ancora in fase istruttoria, prevede un’erogazione una tantum a favore dei nuclei che hanno concluso i 18 mesi previsti dalla misura.
Tuttavia, il testo dell’emendamento non è stato ancora approvato. Il Ministero del Lavoro punta a inserirlo nella legge di conversione del Decreto Fiscale, pubblicato il 17 giugno 2025. Il passaggio decisivo in Parlamento è previsto tra il 7 e l’8 agosto 2025.
Solo in seguito sarà possibile, eventualmente, procedere con l’erogazione del bonus, a partire da settembre.
Nel frattempo, il sostegno resta sospeso. Nessun accredito previsto a luglio. Nessuna misura sostitutiva attivata in via straordinaria. Il vuoto economico tra la fine del primo ciclo e l’avvio del secondo resta, quindi, senza copertura immediata.