L’onda lunga della Rottamazione quinquies raggiungerà davvero il 2026? La partecipazione dei contribuenti si preannuncia tra le più elevate di sempre: molti sono pronti ad aderire a una nuova definizione agevolata, con accesso libero e adesione spontanea, per regolarizzare i propri debiti fiscali in modo facilitato.
Certo, l’effetto della quinta edizione della definizione agevolata non è scontato, poiché arriva proprio a ridosso della riapertura dei termini per la Rottamazione quater. Al momento, la misura non è ancora stata ufficializzata e mancano le indicazioni riguardo a modalità, tempi e criteri di accesso.
Secondo quanto anticipato da money.it, la nuova definizione agevolata è allo studio del Governo e potrebbe essere inserita nella Legge di Bilancio 2026.
La Rottamazione quinquies rappresenta un chiaro segnale della volontà dell’Esecutivo di incentivare l’adesione spontanea alla regolarizzazione dei debiti fiscali.
Nonostante le quattro precedenti edizioni, sono ancora molti i contribuenti che si trascinano il peso dei debiti esattoriali. La quinta edizione potrebbe segnare un cambio di prospettiva: da “rottamazione” straordinaria a strumento ordinario per pagare i debiti in forma agevolata, dilazionati nel medio-lungo periodo, senza sanzioni, interessi né aggio e, soprattutto, senza il rischio di decadenza immediata in caso di mancato pagamento di una singola rata.
La conferma dell’ipotesi di una Rottamazione quinquies è arrivata anche dal MEF che, pur non mostrando particolare entusiasmo per una nuova misura agevolativa, riconosce l’importanza di garantire flussi di denaro stabili, prevedibili e derivanti da adesioni volontarie.
Ad oggi non ci sono molti dettagli certi, se non l’indiscrezione secondo cui la nuova edizione potrebbe riguardare i debiti affidati all’Agenzia delle Entrate – Riscossione fino al 31 dicembre 2023.
Sono molti i dubbi dei lettori. Alcuni non hanno potuto aderire alla riammissione della Rottamazione quater e si trovano esclusi da ogni contesto agevolativo, mentre altri, pur avendo aderito, non riescono a rispettare le scadenze di pagamento.
Andrea, ad esempio, ci scrive per sapere quando potrà aderire alla Rottamazione quinquies. La sua è una domanda comune tra chi ha ricevuto cartelle esattoriali negli ultimi anni e cerca una soluzione sostenibile per pagare, al netto di sanzioni, interessi e aggio.
Ad oggi, però, non esiste ancora un calendario ufficiale. L’inclusione della misura nella Manovra 2026 è stata anticipata da fonti giornalistiche, ma non sono ancora disponibili istruzioni operative né finestre temporali per l’adesione.
Andrea – come tanti altri – dovrà attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto che definirà:
Non si esclude una revisione rispetto all’impostazione delle precedenti edizioni: la quinquies potrebbe infatti introdurre misure vantaggiose, come:
Naturalmente si tratta ancora di ipotesi, ma molto dipenderà dalla struttura definitiva della nuova definizione agevolata.
Con la riammissione alla Rottamazione quater, molti contribuenti si sono trovati a dover affrontare rate elevate, spesso molto ravvicinate tra loro. C’è chi si chiede se sia possibile pagare meno rispetto a quanto comunicato dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione.
È il caso di Maria, che ha aderito alla riammissione della quater ma ora, a causa di difficoltà economiche, non riesce più a sostenere le rate. Ci chiede se può ridurre l’importo dovuto.
A questa domanda ha risposto direttamente l’Agenzia delle Entrate – Riscossione con un documento ufficiale pubblicato nel luglio 2025: le FAQ sulla Riammissione alla Definizione Agevolata.
Secondo l’Agenzia, è possibile modificare l’importo dovuto scegliendo di pagare solo alcune cartelle contenute nella comunicazione di adesione. In questo caso, è sufficiente utilizzare il servizio ContiTu, disponibile nell’area riservata del sito ufficiale.
Attenzione però: il mancato pagamento entro la scadenza del 31 luglio 2025 comporta la decadenza dal beneficio. In tal caso, il debito tornerà esigibile per l’intero importo, comprensivo di interessi e sanzioni.