03 Jul, 2025 - 19:55

Renzi cambia copione: da rottamatore a tessitore della "tenda riformista" per battere Meloni nel 2027?

Renzi cambia copione: da rottamatore a tessitore della "tenda riformista" per battere Meloni nel 2027?

Da rottamatore del PD a regista del centro riformista per 'mandare a casa' Giorgia Meloni.

Il passato turbolento con gli ex compagni democratici è alle spalle ormai da un pezzo e oggi, Matteo Renzi sta cercando di ritagliarsi un ruolo di primo piano come animatore della cosiddetta 'tenda riformista', ovvero, un'area moderata, liberal-progressista e civica che vada a integrare e rafforzare il campo largo composto da PD-M5S e AVS. 

I sondaggi sono dalla sua parte:il centrosinistra diviso non ha nessuna speranza di battere la corazzata di centrodestra, ma se unisce le forze l'obiettivo resta a portata di mano. Una coalizione composta da campo largo e da un'alleanza centrista è quello a cui pensava, Goffredo Bettini, tra i fondatori del Partito Democratico, quando parlò per la prima volta di tenda riformista, guardando al proliferare dei movimenti di Centro. 

Una sfida alla destra di governo, che l'ex presidente del Consiglio sembra essere pronto a raccogliere. La speranza è che la tenda riformista si dimostri più spaziosa del campo largo, dove a causa dei veti di Giuseppe Conte, Italia Viva non ha mai trovato un proprio spazio. 

Renzi prepara la rivincita contro Meloni (e contro Conte) con la “tenda riformista” 

Le interviste e le dichiarazioni delle ultime settimane non lascerebbero dubbi, il leader di Italia Viva sta cercando un nuovo posizionamento politico e sembra averlo individuato nella tenda riformista dove, assicura in un'intervista a Repubblica, non intende 'fare il capo'.

L'obiettivo è quello di raccogliere tutte le anime riformiste, civiche, cattoliche e liberali per costruire un'alleanza, una 'tenda' che vada ad ampliare il perimetro dell'opposizione, senza svendere la propria identità.

Dopo il fallimento del Terzo Polo, Matteo Renzi si è riavvicinato sempre di più al centrosinistra e agli ex compagni democratici. Ha anche annunciato il ritorno alle Feste dell'Unità e sta rivendicando con maggiore forza il suo ruolo di oppositore di Giorgia Meloni a cui ha dedicato anche il suo ultimo libro “L'influencer”.

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“L'obiettivo è costruire, insieme a chi ci sta, la tenda riformista che manca al centrosinistra. Lo spostamento a sinistra di Elly Schlein aiuta a costruire la tenda riformista che manca al centrosinistra per vincere le elezioni.

Ha dichiarato Matteo Renzi.

Chi è invitato sotto la tenda dell'alleanza anti-Meloni?

I promotori della 'tenda riformista' si pongono un obiettivo molto ambizioso: riuscire a occupare il vuoto lasciato al Centro dal bipolarismo. Se a destra e a sinistra gli spazi sono tutti occupati, al centro si sono aperte praterie che Matteo Renzi aveva già provato a occupare senza successo con l'esperimento del “Terzo Polo”. 

Oggi, tuttavia, i tempi sembrano essere maturi per un nuovo tentativo, tanto più che negli ultimi mesi è tutto un pullulare di iniziative politiche che si collocano negli spazi del centrismo tradizionale: dalla “Rete Civica Solidale” dei cattolici progressisti di Marco Tarquinio e Paolo Ciani, ai moderati  ai moderati di 'Più Uno', capitanati da Ernesto Ruffini, fino ad arrivare al soggetto, per ora tutto capitolino, dell'assessore alla Cultura Alessandro Onorato. 

Tutte realtà che nascono dal basso, senza regie politiche e che potrebbero trovare una 'casa' e un'organizzazione unitaria nella 'tenda dei riformisti' teorizzata da Goffredo Bettini e sposata a pieno da Matteo Renzi.

Renzi lo dice chiaramente: “Quando dico tutti, intendo tutti”. Nella sua intervista a Repubblica cita nomi e cognomi – da Silvia Salis a Gaetano Manfredi, da Beppe Sala a Onorato e Ruffini – segnalando una volontà inclusiva, che guarda tanto al civismo quanto all’amministrazione locale, fino al cattolicesimo sociale. 

La partita è tutta da giocare, ma il progetto della “tenda” si candida a essere il vero laboratorio politico dell’autunno. E, forse, la base per un’alternativa credibile a Meloni nel 2027.

La mossa di Renzi agita il centrosinistra (e fa discutere il PD) 

La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, al momento non ostacola, né incoraggia l'iniziativa, ma non sfugge che Goffredo Bettini figura tra i suoi principali alleati all'interno del PD. La costituzione di un soggetto esterno al campo largo che comprenda anche Italia Viva, consentirebbe finalmente alla segretaria di 'bypassare' i veti dell'alleato Giuseppe Conte nei confronti di Renzi, riuscendo a tenere insieme i famosi 'capre e cavoli'. 

Negli ultimi tempi, inoltre, è evidente a tutti uno spostamento più a sinistra del partito del Nazareno, che paradossalmente potrebbe favorire la costruzione di un soggetto più moderato con cui costruire un'alleanza elettorale

Non tutti però guardano con favore al progetto della 'tenda'. Nel PD i riformisti temono si tratti di una strategia per metterli all'angolo, mentre Carlo Calenda lo definisce “un'accozzaglia che non ha una cosa in comune".

Renzi e la tenda riformista per 'rottamare' Meloni in sintesi:

  1. Renzi rilancia al centro: Dopo la fine del Terzo Polo, Matteo Renzi punta a collaborare alla creazione di un’area centrista e riformista con l’obiettivo di realizzare una nuova alleanza elettorale capace di sfidare il governo Meloni, senza però voler essere "il capo".
  2. Chi entra nella “tenda riformista”: L'iniziativa mira a coinvolgere esponenti civici, cattolici, liberali e amministratori locali come Beppe Sala, Silvia Salis, Ernesto Ruffini e Alessandro Onorato, riempiendo il vuoto lasciato al centro dal bipolarismo.
  3. Una mossa che spiazza alleati e avversari: La proposta potrebbe permettere al PD di Elly Schlein di superare i veti di Conte verso Renzi, ma divide l’opposizione: i riformisti interni al PD sono diffidenti e anche Calenda.



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