03 Jul, 2025 - 17:15

Renzi inchioda Tajani sullo "ius scholae" ma il ministro dribbla lo scontro: ecco cosa si sono detti

Renzi inchioda Tajani sullo "ius scholae" ma il ministro dribbla lo scontro: ecco cosa si sono detti

Scontro in Senato tra il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e il senatore di Italia Viva, Matteo Renzi sullo 'ius scholae', la proposta di legge di Forza Italia di concedere la cittadinanza italiana ai giovani immigrati che abbiano concluso con profitto un ciclo di studio di almeno dieci anni. 

Una proposta di legge che vede contrari gli alleati di Fratelli d'Italia e Lega, ma favorevole un pezzo cospicuo di opposizione, tra cui lo stesso partito di Renzi.

Durante il question time di oggi – giovedì 3 luglio 2025 - al Senato, Matteo Renzi ha attaccato duramente Antonio Tajani, incalzandolo sulla proposta di legge dello Ius Scholae (poi diventato Ius Italiae), già annunciata l’anno precedente da Forza Italia ma mai portata avanti concretamente. Tajani ha evitato di entrare nel merito, sostenendo che il tema non era all’ordine del giorno. 

Ecco cosa è successo e cosa si sono detti Matteo Renzi e Antonio Tajani.

Ius Scholae, Renzi incalza Tajani: “Questa volta FI fa sul serio?” 

Le intenzioni belligeranti del leader di Italia Viva, Matteo Renzi, si sono manifestate sin da subito. Appena preso il microfono per illustrare la sua interrogazione, l’ex premier ha lanciato subito un affondo al vicepremier, mettendo in discussione la sua azione come capo della diplomazia italiana.

“Se Meloni che non sa cos'è lo spread può fare il premio Nobel per l'Economia, lei che non sa cos'è la diplomazia può fare il premio Nobel per la Pace. Si tiri su.”

Una dichiarazione tutt’altro che conciliante. Ma, il duello in Aula non si è concentrato su crisi internazionali o dossier globali: il terreno dello scontro è diventato presto quello della cittadinanza italiana per stranieri, in particolare lo Ius Scholae.

Renzi ha incalzato il ministro Tajani, chiedendo spiegazioni su alcune dichiarazioni rilasciate in mattinata:

virgolette
“Oggi Tajani ha detto che FI presenterà la propria proposta di legge sullo Ius Scholae. La stessa cosa, tale e quale, l'aveva detta un anno fa. Stavolta fa sul serio? Fate sul serio, anche accettando il voto delle opposizioni e facendovi votare contro da FdI e dalla Lega o per lei agosto è il mese delle dichiarazioni folli a cui non seguono risultati concreti?

Il ministro degli Esteri ha preferito non rispondere nel merito, ricordando che il question time in corso era dedicato alla politica estera, e non al tema della cittadinanza. Una replica che ha ulteriormente acceso gli animi, provocando la dura reazione di Renzi.

Tajani isolato nel governo: lo Ius Italiae rischia di spaccare la maggioranza

Questa mattina il vicepremier Antonio Tajani, rispondendo alle domande dei giornalisti sulla possibilità di una convergenza delle opposizioni sulla proposta di legge di Forza Italia sullo ius scholae, ribattezzato Ius Italiae, ha dichiarato:

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“Noi abbiamo la nostra proposta di legge, discutiamone con tutti quanti e siccome sta in Parlamento, il Parlamento è sovrano. Non è che noi siamo pronti a votare con loro, è il PD che deve votare la nostra proposta. Chiunque vuole votare la nostra proposta la voti. Ma noi non siamo disposti a trattare sugli anni e sui tempi, quella è e quella rimane”.

Ma, Forza Italia sarebbe davvero disposta ad andare avanti senza un'intesa all'interno della maggioranza?

Il nodo è politico e potenzialmente esplosivo: la proposta non è condivisa dagli altri partiti di governo, mentre raccoglie consensi trasversali tra le opposizioni. Già la scorsa estate, il tema dello ius scholae aveva acceso un duro scontro tra Forza Italia e Lega. In autunno, il partito di Tajani aveva formalmente depositato il testo, che poi però era finito nel dimenticatoio.

Ora, se la proposta dovesse arrivare in Aula, il rischio concreto è che venga approvata con i voti dell’opposizione e con quelli contrari di Lega e Fratelli d’Italia. Uno scenario che potrebbe aprire una profonda frattura nella maggioranza.
Carlo Calenda ha già annunciato che Azione la voterebbe. Lo stesso vale per Italia Viva, e anche altre forze del centrosinistra potrebbero unirsi al fronte favorevole.

Renzi provoca, Tajani schiva: cosa si sono detti?

La posizione sempre più delicata di Antonio Tajani sullo Ius Italiae non è passata inosservata a Matteo Renzi, che ha colto l’occasione per metterlo alle strette. Durante un momento acceso in Aula, l’ex premier ha cercato di forzare il confronto pubblico su un tema che sta spaccando la maggioranza.

Tajani, tuttavia, ha evitato il trabocchetto sottolineando che l'argomento non era in discussione nella seduta in corso:

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Sono sempre pronto a discutere di tutto, ma non è questo il luogo. Lo faccio per rispetto all'Aula.

Con queste parole, il vicepremier ha chiuso il tentativo di Renzi di accendere un dibattito politico sul tema della cittadinanza, prima di tornare a rispondere all'interrogazione originaria di Italia Viva relativa alle attività del ministero nei teatri di guerra.

Ma Renzi non ha lasciato cadere la questione, rilanciando con una replica altrettanto tagliente:

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“Forza Italia da un anno dice di essere pronta a presentare una proposta di legge sullo ius scholae. Questa proposta è una proposta di legge sulla quale le opposizioni sono disponibili a votare a favore, la maggioranza no. Penso che sia interesse del Parlamento sapere se c'è il sì o il no su questa proposta.”

E la stoccata finale è arrivata con toni ancora più duri:

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“Il leader di FI prende degli impegni fuori dal Parlamento sulla cittadinanza, ma quando arriva in Parlamento diventa muto. Perché ha tanta paura della presidente del Consiglio al punto da non riuscire mai a portare in Aula quel che dice al Meeting di Rimini o alla Route nazionale. Un po' di coraggio, abbia la forza di difendere le sue idee.

Uno scontro tutto politico, ma che riflette una tensione reale nella maggioranza: il rischio che lo Ius Italiae diventi il detonatore di una frattura non più gestibile.

 

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