03 Jul, 2025 - 16:34

Garlasco, Marco Capra sulla possibile attrazione del suo amico Sempio per Chiara Poggi

Garlasco, Marco Capra sulla possibile attrazione del suo amico Sempio per Chiara Poggi

Nell’ultima puntata di “Chi l’ha visto?”, il celebre programma di Rai 2, l’attenzione si è nuovamente concentrata sul delitto di Garlasco, uno dei casi di cronaca nera più discussi degli ultimi vent’anni. Protagonista dell’intervista è stato Mattia Capra, personal trainer e amico storico di Marco Poggi e Andrea Sempio, che ha fornito nuovi dettagli utili alle indagini della procura di Pavia.

Mattia Capra: amicizie e frequentazioni

Mattia Capra ha raccontato di conoscere Marco Poggi e Andrea Sempio da oltre trent’anni, sottolineando come il loro gruppo di amici fosse composto da ragazzi semplici, lontani dagli stereotipi dei giovani “popolari”. “Eravamo dei bravi ragazzi sfigatini: non facevamo le cose che facevano i ragazzi popolari. Andavamo in un pub e poco altro”, ha dichiarato Capra, restituendo l’immagine di una compagnia unita ma priva di eccessi o comportamenti sospetti.

Capra ha confermato di aver frequentato spesso casa Poggi, soprattutto per via dell’amicizia con Marco. Tuttavia, ha precisato di non aver mai avuto un rapporto confidenziale con Chiara Poggi, la vittima del delitto avvenuto il 13 agosto 2007. “Non avevo un rapporto stretto con Chiara, ma conoscevo bene la famiglia”, ha spiegato.

La mattina dell’omicidio: telefonate e alibi

Uno degli elementi più rilevanti emersi dall’intervista riguarda la mattina dell’omicidio. Capra ha confermato di aver parlato al telefono con Andrea Sempio, oggi nuovo indagato nell’inchiesta. Questo dettaglio, già noto agli inquirenti, è stato ribadito pubblicamente, contribuendo a chiarire la rete di rapporti e comunicazioni tra i protagonisti della vicenda.

Capra ha inoltre ammesso di non avere un alibi per il giorno dell’omicidio, ma ha dichiarato di aver fornito il proprio DNA agli investigatori e di essere stato oggetto di perquisizione, come altri amici del gruppo. “Penso che sia corretto che la procura faccia tutti i controlli necessari. Io non ho un alibi, ma non possono trovare niente su di me”, ha affermato, mostrando piena disponibilità a collaborare con le autorità.

La cantina e i ricordi

Un passaggio significativo dell’intervista riguarda la cantina della casa dei Poggi, luogo in cui fu rinvenuto il corpo di Chiara. Capra ha raccontato di essere stato almeno una volta in quella cantina, specificando: “Mi sono pesato in quella cantina. Ero un ragazzo tendente all’obesità. Mi ricordo di essermi pesato”. Ha poi aggiunto che, per deduzione, anche Andrea Sempio potrebbe essere stato in quel locale, vista la frequentazione della casa da parte del gruppo di amici.

Nessun interesse di Sempio per Chiara

Capra ha voluto smentire categoricamente qualsiasi voce su un possibile interesse di Andrea Sempio nei confronti di Chiara Poggi. “Era impossibile dedurlo. Non ha mai fatto apprezzamenti”, ha dichiarato, respingendo le ipotesi di un movente passionale o di gelosia che potesse coinvolgere il suo amico.

Il gruppo di amici sotto la lente

L’intervista ha anche permesso a Capra di prendere le distanze dall’idea che il gruppo di amici fosse una sorta di “fronte comune” intenzionato a coprirsi le spalle. “Non mi piace che si parli come se fossimo un unico blocco. C’erano occasioni in cui uno c’era e l’altro no”, ha spiegato, sottolineando la normalità delle loro frequentazioni e la mancanza di segreti condivisi.

Le indagini e il ruolo di Capra

La posizione di Mattia Capra, mai formalmente indagato, è stata oggetto di attenzione da parte degli inquirenti, che hanno effettuato perquisizioni e raccolto il suo DNA. Capra ha ribadito la sua fiducia nel lavoro della procura e la volontà di chiarire ogni aspetto della vicenda, anche a costo di essere sottoposto a controlli approfonditi.

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