03 Jul, 2025 - 15:41

Dopo 70 anni si ferma la festa dell’Unità di Fiesole

Dopo 70 anni si ferma la festa dell’Unità di Fiesole

Per la prima volta dopo 70 anni la festa dell’Unità di Fiesole non si farà. Non è una notizia da pagina di cronaca locale ma nazionale perché è un altro esempio, purtroppo, del declino della politica e della partecipazione. Nelle città, e soprattutto nei paesi del centro Italia, la festa del quotidiano fondato da Antonio Gramsci per generazioni di cittadini ha rappresentato l’occasione per confrontarsi sulla politica, sui problemi del lavoro e della cultura. Ma la crisi della politica e della partecipazione ha fatto crollare il numero di queste feste popolari. 

La crisi della politica e l’utilità delle sedi di partito

Ben si adatta allo stop della rassegna di Fiesole un commento pubblicato da linkiesta.it a firma di Antonio Bompani sulla mancanza di partecipazione alla vita pubblica.
“Nell’epoca del tutto a distanza, può essere utile ripensare a piccole porzioni di vita vissute tutte in presenza. Se è vero che esiste un rapporto tra sensibilità e formazione politica, e spazi di partecipazione, ripartire dall’esserci – oltre la costrizione delle videochiamate – potrebbe essere un buon primo passo per recuperare quel distacco da temi e strumenti di comprensione. Quale luogo ripristinare, per far respirare di nuovo questo circolo virtuoso, se non le stesse sedi politiche e partitiche?” é il commento dell’opinionista.
Sulla partecipazione all’attività politica è partita la nuova campagna di comunicazione istituzionale del Parlamento europeo tutta improntata alla “Realtà – o realtà multiple – che non possiamo ignorare”. E’ un invito all’attivismo, ad esercitare un dovere civico.

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