Jude Law, inaspettatamente, sarà il protagonista de Il mago del Cremlino, il film tratto dall’omonimo romanzo di Giuliano da Empoli che ha conquistato critica e pubblico in tutta Europa.
L’attore britannico interpreterà un personaggio ispirato a Vladimir Putin, al centro di una narrazione che mescola realtà e finzione, tra stanze del potere, propaganda, e strategie che hanno plasmato la Russia contemporanea.
Diretto da Jean-Stéphane Sauvaire, il film promette di essere un ritratto spietato e affascinante del potere assoluto, raccontato attraverso lo sguardo del suo "mago" più influente.
Ci sono ruoli che possono innalzare una carriera o spezzarla per sempre. Jude Law, attore britannico dal talento versatile e consolidato, ha appena annunciato di aver accettato una di queste sfide: quella di portare sullo schermo il volto, la postura e l'anima di Vladimir Putin.
La notizia, che circolava come una voce di corridoio, ha trovato conferma e ora proietta un'ombra imponente e affascinante su uno dei progetti cinematografici più attesi dei prossimi anni: "Il mago del Cremlino".
Il film, diretto da un maestro del cinema contemporaneo come il francese Olivier Assayas, era già sulla lista dei desideri di molti cinefili.
Annunciato a metà del 2024, il progetto vantava un cast di prim'ordine, con nomi del calibro di Paul Dano e Alicia Vikander a fianco di Law. Mancava, però, il tassello fondamentale: chi avrebbe interpretato chi? Ora il mistero è svelato, e il carico di aspettative si è moltiplicato in maniera esponenziale.
È stato lo stesso Law, in una recente conversazione con la testata specializzata Deadline, a rompere il silenzio. L'attore dice di essere in trepidazione per questo ruolo e ha ammesso di aver svolto solo una ricerca preliminare, ma di percepire già tutta la portata monumentale del compito che lo attende.
"Lo dico con una certa esitazione, perché il lavoro vero e proprio deve ancora iniziare", ha confessato. "Al momento, mi sembra di dover scalare l'Everest. Sono ancora ai piedi della montagna, guardo la cima e penso: 'Oh Cristo, cosa ho combinato?'. È una sensazione che provo spesso quando accetto una parte. Ma è un problema che devo risolvere io".
Putin non è semplicemente un uomo di potere, ma un'icona complessa e divisiva del nostro tempo. Interpretarlo non significa solo studiarne la gestualità o l'inflessione della voce; significa tentare di restituire l'aura, la psicologia e le innumerevoli ambiguità di una figura che ha plasmato la storia recente.
"Il mago del Cremlino" non sarà un biopic tradizionale. La narrazione ci porterà indietro nel tempo, nel caos post-sovietico della Russia degli anni Novanta.
In quel decennio di transizione e incertezza, seguiremo la storia di un giovane e ambizioso produttore televisivo che incrocia il suo destino con quello di una figura politica in piena ascesa, Vladimir Putin.
Diventandone il consigliere per la comunicazione, una sorta di "spin doctor", si trasformerà nell'architetto della sua immagine pubblica, e contribuirà a creare il leader che il mondo conoscerà e conosce oggi.
La regia di Olivier Assayas è una garanzia di profondità e intelligenza. Il regista francese ha già dimostrato in film come "Carlos" o "Wasp Network" di saper maneggiare materiale politico e storico con uno sguardo acuto e mai banale. La sua presenza è forse il miglior antidoto contro il rischio di una rappresentazione caricaturale.
Al momento no. Non esiste ancora una data di inizio per le riprese, e di conseguenza è impossibile prevedere un'uscita nelle sale.
Ma questo progetto ha tutti gli elementi per diventare un evento cinematografico. Resta da vedere fino a che punto Jude Law si spingerà nella sua metamorfosi, ma una cosa è certa: la sua scalata all'Everest è appena iniziata, e il mondo del cinema la seguirà con il fiato sospeso.