In risposta alle persistenti difficoltà del mercato del lavoro e al contesto economico ancora incerto, l’Inps ha annunciato un nuovo intervento a favore dell’occupazione.
Con il Messaggio n. 2066 del 30 giugno 2025, l’Istituto ha comunicato un ulteriore stanziamento di fondi destinati agli ammortizzatori sociali (cassa integrazione e mobilità in deroga) in linea con le misure previste dalla Legge di Bilancio 2025.
Il provvedimento rafforza il sistema di protezione del reddito e punta a sostenere concretamente i lavoratori coinvolti in situazioni di crisi.
In questo articolo, maggiori dettagli sulla misura, la durata, i requisiti e l’erogazione.
Per rafforzare gli strumenti di protezione sociale in un contesto economico ancora fragile, il Governo ha disposto un nuovo stanziamento da 70 milioni di euro a favore del Fondo sociale per occupazione e formazione.
La misura, inserita nell’ambito delle politiche attive del lavoro previste dalla Legge di Bilancio 2025, mira a sostenere lavoratori e territori particolarmente colpiti da crisi industriali e transizioni produttive.
Il Fondo, già esistente, è destinato a finanziare interventi emergenziali e percorsi di riqualificazione professionale. Le risorse aggiuntive saranno utilizzate in particolare per:
L’obiettivo è duplice: da un lato assicurare un sostegno economico immediato a chi ha perso il lavoro o rischia di perderlo; dall’altro favorire un rientro qualificato nel mercato del lavoro, attraverso percorsi strutturati e mirati.
Il nuovo messaggio Inps n. 2066 del 30 giugno 2025 conferma anche la proroga per l’intero anno 2025 di due misure centrali per la gestione delle crisi occupazionali:
Entrambi gli strumenti continueranno a rappresentare un punto di riferimento per affrontare ristrutturazioni aziendali complesse, riconversioni produttive e situazioni di difficoltà occupazionale, in particolare nelle aree economicamente più svantaggiate o con alti tassi di disoccupazione.
Con questo pacchetto di interventi, il Governo punta a rafforzare la rete di tutele per i lavoratori e a promuovere una ripresa inclusiva, capace di coniugare protezione e rilancio dell’occupazione.
Il trattamento di mobilità in deroga potrà essere riconosciuto per un periodo massimo di 12 mesi per ogni lavoratore.
Tuttavia, è prevista la possibilità di prolungare il sostegno economico per altri 12 mesi, a condizione che il beneficiario abbia già usufruito della misura in passato e sia inserito in specifici percorsi di politiche attive del lavoro promossi a livello regionale.
Questa proroga aggiuntiva è subordinata a un requisito fondamentale: la partecipazione effettiva a programmi di formazione, riqualificazione professionale o orientamento al lavoro, definiti all’interno dei piani regionali in linea con gli obiettivi nazionali.
L’estensione del trattamento, quindi, non rappresenta soltanto un prolungamento del sostegno economico, ma si configura come parte integrante di una strategia più ampia di accompagnamento al lavoro, con l’obiettivo di offrire strumenti concreti per il reinserimento occupazionale dei lavoratori più fragili o esclusi dai circuiti produttivi.
La gestione delle prestazioni economiche legate alla mobilità in deroga continuerà a essere affidata all’Inps, che provvederà all’erogazione dei trattamenti in base ai decreti regionali trasmessi dagli enti territoriali competenti.
Le domande dovranno essere inviate attraverso il Sistema Informativo Percettori (SIP), la piattaforma digitale dedicata al monitoraggio e alla gestione dei beneficiari di misure di sostegno al reddito. Il sistema consente una gestione centralizzata, tracciabile e trasparente dell’intero processo, facilitando il flusso di informazioni tra Regioni, imprese e lavoratori.
L’INPS ha annunciato un ulteriore stanziamento di fondi per sostenere lavoratori in crisi o transizione, in linea con la Legge di Bilancio 2025. Tra le misure, 70 milioni destinati al Fondo sociale per occupazione e formazione, il rinnovo della CIGS e della mobilità in deroga per tutto il 2025, e percorsi di reinserimento legati al sostegno economico. Le richieste andranno presentate tramite il portale SIP.